Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

lunedì 26 agosto 2024

6. Trapani, Erice e l'amicizia

Trapani è bella e ci tornerò. Una città accogliente, allegra, piena di vita, il luogo ideale per cementare nuove amicizie.

Viaggiare è bello di per sé, apre e consola mente e animo, ma il vero segreto sta nello scoprire i luoghi insieme ad altri. Scoprire che altre persone hanno voglia di condividere il tempo, gli sguardi, le riflessioni, gli scherzi senza invadere l'intimità altrui. 


Questo è ciò che mi è accaduto in questa vacanza, complice la Sicilia, l'isola più grande del Mediterraneo, posta proprio in mezzo al nostro mare, approdo da millenni di genti, popoli e culture che qui si sono mescolate, producendo l'unicità che la contraddistingue.


Si potrebbe fare un reportage di tutto rispetto solo descrivendone i cibi, ma il mio non è un blog di cucina (ce ne sono ormai tantissimi), i monumenti, le persone.

Dal canto mio ho cercato di condividere le impressioni più importanti, compreso un luogo davvero a sé stante. 


Erice di per sé vale la visita, con il panorama mozzafiato, le sue stradine e i dolci di Maria Grammatico (sosta obbligata), il cous cous sbalorditivo, ma il Centro Studi Ettore Majorana è un unicum. 


Commoventi il messaggio di pace voluto nell'ormai lontano 1962 da Antonino Zichichi e altri grandissimi fisici, l'omaggio alla figura di Majorana, le foto dei tanti scienziati passati di qui, in cima alla collina che sovrasta il mare. 



Incredibile la fortuna di aver visitato il centro con l'aiuto di una giovane guida, un ragazzo entusiasta che ha esordito con "Ci metterò circa 15 minuti a spiegarvi la sala al piano terra" e che poi non riusciva a fermarsi, preso dall'entusiasmo e dalla sensazione che i visitatori (noi più altre persone) lo stavano seguendo con attenzione. Ancora più incredibile aver scoperto, per caso, che era in corso un meeting di scienziati inviati da governi di tutto il mondo per discutere delle emergenze del pianeta. Mentre noi facevamo le foto dal terrazzo loro, con le tipiche facce simpatiche degli scienziati, gustavano chiacchierando allegramente quello che in termini conferenzieri si chiama coffee break ma che in Sicilia è, ovviamente, molto di più. 


Vederli (e vederle) tutti insieme mi ha dato una nuova speranza: vuoi vedere che proprio da questa punta di terra in mezzo al Mediterraneo nascerà qualcosa di buono per tutti? In fondo erano i giorni delle stelle cadenti, qualche desiderio in più non guasta.

Intanto grazie, grazie, grazie ancora ai miei nuovi amici, compagni di questo viaggio: Claudia, Francesco, Renzo e Sara. Grazie anche agli altri, grazie a Renata e alle guide. Grazie alla Sicilia.



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