Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 20 settembre 2020

Qualcuno ha notizie dei famosi steward? #Conegliano

In qualità di madre sarei curiosa di conoscere il pensiero delle famiglie dei minorenni che bevono come spugne ed esaltati dall'alcol, dal branco e dalla certezza (evidente, purtroppo) dell'impunità, si abbandonano ad atti di teppismo, urlano come ossessi frasi irripetibili e spesso senza senso in piena notte. 

Detto questo, aggiungerei un esame al cervello di quanti, maggiorenni, scorrazzano per le strade senza ritegno, rombando coi motori truccati di moto e auto col risultato di essere pericolosi, rompere le scatole all'universo mondo e anche la coppa dell'olio. Non mi dispiace per il loro danno, se lo meritano, ma altri, in piena notte, hanno dovuto cospargere di sabbia il selciato di via Ongaro e l'asfalto di via XI Febbraio e corso Mazzini, apporre cartelli di pericolo per evitare scivoloni a chi sopraggiunge.

Inoltre, e qui siamo come sempre alle solite, mi viene il dubbio che i famosi steward annunciati, che dovevano servire per raffreddare i bollenti spiriti (quest'ultimo termine declinato in due noti significati) non siano mai entrati in azione.

Dove sono, qualcuno li ha mai chiamati? La stampa ha anche parlato, nei mesi scorsi, del progetto di pattugliare maggiormente le strade del centro, considerate "calde". Nelle passerelle fra un taglio di nastro e l'altro non ho sentito appelli da parte del Sindaco o dei suoi assessori in questa direzione.

L'estate del Covid sta volgendo al termine, tutti pronti a fare le pulci a insegnanti e personale della scuola sui centimetri dei banchi, nessuno che, nella nostra bella Conegliano (come dice il Sindaco), si stia davvero impegnando per rendere "il salotto buono della città" (altra espressione cara al Sindaco) un luogo accogliente e non una cloaca notturna per balordi.

Allora, signor Sindaco e Assessori di comparto, non venitemi a parlare di competenze e responsabilità sempre di altri: qualcuna, misera, piccola, minuscola, l'avrete anche voi, altrimenti che ci state a fare in Piazza Cima?


Non è che, ancora una volta, contano di più le baruffe e le ripicche interne al palazzo che la cura della città? Minorenni ben vestiti che bevono tutti dalla stessa bottiglia, impunemente davanti a tutti, che si permettono di insultare i pochi malcapitati che cercano di riportarli alla ragione, non solo hanno sicuramente acquistato vino e superalcolici da qualche parte, ma sono anche un grosso pericolo di contagio. Altro che frecce a terra nei corridoi delle scuole e il personale scolastico costretto a imparare anche il lavoro di vigile.