Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 21 marzo 2018

Il Sindaco è stanco? Sapesse i cittadini...

Foto tratta dal Gazzettino di oggi
Fatti gravissimi quelli accaduti negli ultimi giorni al Biscione, intollerabili nel pieno centro di una città che, ricordiamolo, tutta intera ha tanti abitanti quanto un sobborgo di un quartiere romano o milanese.
Da anni chiunque passi di lì è sotto scacco di qualche banda di balordi, per lo più giovanissimi, che non hanno di meglio da fare che distruggere, rovinare, sporcare, spacciare, bere, ma anche minacciare e picchiare soprattutto i lavoratori della MOM.
Vale la pena di ricordare che in quel piazzale ci sono, oltre ai servizi legati al trasporto pubblico, anche uffici comunali: l'Informacittà, il Progetto Giovani.
Vale soprattutto la pena di ricordare che la campagna elettorale del Sindaco Chies, giusto un anno fa, era basata proprio sugli slogan: sicurezza e decoro. 
Al Biscione ci sono ben sei telecamere ed è del tutto evidente che non possiamo metterne una ogni metro: servono azioni diverse e incisive, prima di tutto per la prevenzione e poi per la sanzione e la punizione degli atti criminali. Si è parlato per mesi della possibilità di aprire in quel luogo un presidio della Polizia Locale. Tutto tace e dei vigili ci si ricorda solo per far loro i complimenti nel giorno di San Sebastiano, loro patrono o ipotizzando assurdi trasferimenti.
Sommessamente ricordiamo che, nonostante fossimo in campagna elettorale, un deputato intervenuto proprio il giorno del pestaggio dell'autista della MOM la scorsa primavera, aveva dichiarato la propria disponibilità a dare una mano. È un deputato del PD, rieletto lo scorso 4 marzo, ma nessuno da un anno a questa parte mi ha mai interpellata per chiedere il suo numero di telefono.
Non ci siamo, non ci siamo proprio: oggi sulla stampa il Sindaco annuncia di voler convocare un tavolo di lavoro, che "non bisogna mollare di un millimetro e spingere sull'acceleratore". Ci sarebbe da ridere se non si trattasse di una questione fin troppo seria.
Eravamo convinti che il famoso tavolo (forse che in Piazza Cima mancano gli arredi?) fosse attivo dal 12 giugno scorso, un giorno dopo le elezioni.
Il Biscione, così vicino al bubbone dell'area ex Zanussi abbandonata, è la cartina al tornasole del fallimento degli slogan sbandierati in campagna elettorale: sul decoro cittadino non è nemmeno il caso di parlare, sulla sicurezza del luogo più sensibile parlano i vandali, i vetri rotti e le porte divelte.
Se guardiamo i fatti appare evidente che, nonostante gli annunci di tavoli da aprire, secondo chi governa la città tutto va benissimo, non ci sono problemi, visto che da tre mesi non si convoca il Consiglio Comunale.
Ci riuniremo domani per discutere, in sostanza, punti proposti dalla minoranza e azioni promosse da altri, non dalla Giunta.
Non ci sono tavoli di nessun tipo all'ordine del giorno (spero che a Pasquetta non piova altrimenti addio picnic), progetti di riqualificazione, nulla.
E il Sindaco è stufo..., sapesse i cittadini e i lavoratori della MOM.

mercoledì 7 marzo 2018

Il cimitero di San Giuseppe, memoria dei Coneglianesi

Leggo sul Gazzettino di oggi che alcune vecchie tombe del cimitero di San Giuseppe andranno distrutte, in quanto rovinate e visto che non si trovano gli eredi.
Visto che nel nostro cimitero ci sono tombe di grande valore storico e anche architettonico, ho presentato l'interrogazione urgente che riporto, come di consueto, di seguito.



Conegliano, 08/03/2018

Oggetto: Interrogazione urgente sulla demolizione di alcune tombe del cimitero di San Giuseppe.

PREMESSO CHE
  • Il Cimitero di San Giuseppe è stato edificato a partire dalla fine del XIX secolo;
  • Lo stesso ha urgente bisogno di manutenzione, soprattutto nella parte più antica
CONSIDERATO CHE
  • Nel cimitero suddetto riposano personalità importanti per la storia cittadina, fra cui garibaldini che parteciparono alla Spedizione dei Mille;
  • Alcune cappelle gentilizie, tombe di famiglia e anche loculi posti nelle parti perimetrali sono esempi di assoluto pregio architettonico, i cui progetti spesso sono conservati nell'archivio storico comunale;
  • La stampa riporta, in data, 7.03.18, l'annuncio che “una tomba di famiglia e diciassette tombe ipogee” sono destinate ad essere distrutte, traslando i resti dei defunti in altro sito, a causa dell'impossibilità di trovare eredi e/o proprietari delle tombe stesse;
Il sottoscritto consigliere CHIEDE
  • Se sia stato verificato il valore storico e architettonico delle tombe che si vorrebbero distruggere, anche attraverso il parere della Soprintendenza per i Beni Storici e Architettonici;
  • In che modo questa Amministrazione intenda preservare la memoria dei Coneglianesi, avviando, al posto della demolizione, un percorso di restauro delle tombe di maggior pregio architettonico e di salvaguardia di quelle comunque di interesse storico.
  • Se si ritenga di poter avviare uno studio approfondito e uno studio, con il coinvolgimento di Veritas, affinché il cimitero di San Giuseppe possa essere considerato “cimitero monumentale”, tenendo presente anche lo sviluppo di una fetta di turismo che sempre più spesso si rivolge alla visita di queste strutture.



martedì 6 marzo 2018

Elezioni: qualche parola


Abbiamo perso, ma questo ormai è risaputo.
Le riflessioni, il dibattito, le scelte politiche future del centro-sinistra a livello locale e nazionale dovranno impegnarci nelle prossime settimane.
Credo sia mio preciso dovere ringraziare innanzi tutto quanti hanno lavorato con entusiasmo in un mese difficile per il clima atmosferico e soprattutto per quello politico.
Da un lato spiccava il fragore degli insulti, delle grida, delle invettive, dei proclami spesso falsi e vomitati con protervia sapendo di cogliere e alimentare le paure e la rabbia, dall'altro il silenzio assordante della campagna elettorale locale: la netta sensazione è stata quella di essere gli unici presenti sul territorio, desiderosi di parlare di idee e programmi, pronti a cogliere le critiche e a raccontare quanto fatto di positivo. Chi ha stravinto in provincia di Treviso e nel Veneto ha scelto modalità diverse, probabilmente per la sicurezza di avere già la vittoria in pugno e per la certezza che fossero sufficienti i messaggi partiti dall'alto.
Ha avuto ragione e noi torto, stando ai numeri.
Fin qui le mie scarne parole sul tema generale, più avanti, magari, qualche riflessione più compiuta.
Ora desidero però cogliere qualche lato positivo. 
Non ero mai stata candidata in un'elezione politica nazionale, come ho già detto l'ho fatto con spirito di servizio e consapevolezza, onorata di poter prestare la mia esperienza e qualche competenza a chi ha creduto in me. Conciliare campagna elettorale e scuola ha comportato qualche difficoltà, ma i problemi veri sono altri, io ho la fortuna di svolgere un lavoro meraviglioso e la passione politica è un privilegio. Sono stata travolta dall'affetto delle donne e degli uomini del mio partito e anche di tanti cittadini (davvero tante centinaia) non appartenenti al mio schieramento che mi hanno votata credendo che avrei potuto rappresentare in Parlamento questo territorio. Ho conosciuto centinaia di persone di ogni età e percorso le tante strade di un collegio davvero grande, scoprendo anche panorami meno conosciuti di questa Marca Trevigiana, affascinanti e degni di essere maggiormente rispettati. Sono contenta e lusingata se davvero il mio nome ha contribuito a far sì che il Partito Democratico rimanga il secondo per voti nella città di Conegliano. Ho avuto un'amica speciale, Annamaria Forcellini, che mi ha aiutato a gestire i cosiddetti "social".
Ho sperimentato una volta di più l'amore della mia famiglia, mio marito in testa, che si è prestato spesso a farmi da "autista", da sfogatoio, da personal trainer psicologico e pratico.
Ora rimangono due cose fondamentali da fare: ricominciare a occuparmi con passione del Consiglio Comunale di Conegliano e smaltire qualche chilo preso in un mese complicato per la dieta...
Grazie a tutti e ...si ricomincia. Avanti



sabato 3 marzo 2018

Campagna elettorale finita: domani si vota #4marzo


Decine fra incontri, assemblee, mercati, interviste; centinaia di volti e di voci, di mani strette. Molti sorrisi, un po' di mugugni e anche, come negarlo, qualche insulto rivolto a me non come persona, ma come rappresentante di un partito e di una coalizione.
La campagna elettorale è composta di tutto questo, la sua essenza è stato l'incontro con le persone, la consapevolezza del tanto che c'è da fare, del grande bisogno di discutere non per proclami ma sulle cose, dell'impareggiabile rete composta dai circoli del mio partito.
Donne e uomini generosi, animati solo dalla volontà di riportare la discussione sul confronto tra consuntivi e programmi, non sugli insulti quotidiani e sulla marea di falsità vomitati ogni giorno sui social e anche in televisione.
Si è trattato di una campagna elettorale strana, a tratti insopportabile, condotta per la maggior parte dalle tifoserie senza alcun rispetto né per gli avversari, né per le idee altrui, né, soprattutto, per il buon senso degli italiani.
Essendo candidata in un Collegio Uninominale, tra l'altro difficile per il mio schieramento, mi aspettavo di essere chiamata a qualche confronto con gli altri candidati..., confesso che mi sarebbe piaciuto parlare con loro, confrontarci. Nulla di tutto ciò: loro continuano a non conoscere me (magari nemmeno gliene importa qualcosa) e io a non sapere nulla di loro, se non quelle quattro righe apparse sui quotidiani.
Peccato: la Marca Trevigiana presenta tante eccellenze ma anche tanti problemi da risolvere, questioni a cui la politica ha il dovere di dare risposte, proporre soluzioni che non siano la via più facile, cioè dare sempre la colpa a qualcun altro, trovare un nemico da abbattere.
Il mondo è complesso e pensare di affrontare il futuro con pressappochismo o mettendo la testa sotto la sabbia rinchiudendoci nel bozzolo non ci servirà a stare meglio, anzi.
Mi sto chiedendo se potevo fare di più: certamente sì. 
So di aver avuto con me una squadra in gamba, di aver potuto contare sull'appoggio e sul lavoro dei tanti volontari che ho incontrato, spero di aver meritato la fiducia che mi hanno dato e di meritare quella che gli elettori domani daranno a me e agli altri candidati del PD e del centro-sinistra.
L'Italia deve andare avanti per rendere certi e continuativi i tanti risultati ottenuti in questi anni, migliorare il tanto ancora da fare, mettere ancora più al sicuro il sistema democratico, contare di più in Europa. Occorre più Europa, non meno, per affrontare il futuro.

Buon voto a tutti, buona democrazia, ricordando che fra pochi giorni sarà l'8 marzo.