Foto tratta dal Gazzettino di oggi |
Fatti gravissimi quelli accaduti negli ultimi giorni al Biscione, intollerabili nel pieno centro di una città che, ricordiamolo, tutta intera ha tanti abitanti quanto un sobborgo di un quartiere romano o milanese.
Da anni chiunque passi di lì è sotto scacco di qualche banda di balordi, per lo più giovanissimi, che non hanno di meglio da fare che distruggere, rovinare, sporcare, spacciare, bere, ma anche minacciare e picchiare soprattutto i lavoratori della MOM.
Vale la pena di ricordare che in quel piazzale ci sono, oltre ai servizi legati al trasporto pubblico, anche uffici comunali: l'Informacittà, il Progetto Giovani.
Vale soprattutto la pena di ricordare che la campagna elettorale del Sindaco Chies, giusto un anno fa, era basata proprio sugli slogan: sicurezza e decoro.
Al Biscione ci sono ben sei telecamere ed è del tutto evidente che non possiamo metterne una ogni metro: servono azioni diverse e incisive, prima di tutto per la prevenzione e poi per la sanzione e la punizione degli atti criminali. Si è parlato per mesi della possibilità di aprire in quel luogo un presidio della Polizia Locale. Tutto tace e dei vigili ci si ricorda solo per far loro i complimenti nel giorno di San Sebastiano, loro patrono o ipotizzando assurdi trasferimenti.
Sommessamente ricordiamo che, nonostante fossimo in campagna elettorale, un deputato intervenuto proprio il giorno del pestaggio dell'autista della MOM la scorsa primavera, aveva dichiarato la propria disponibilità a dare una mano. È un deputato del PD, rieletto lo scorso 4 marzo, ma nessuno da un anno a questa parte mi ha mai interpellata per chiedere il suo numero di telefono.
Non ci siamo, non ci siamo proprio: oggi sulla stampa il Sindaco annuncia di voler convocare un tavolo di lavoro, che "non bisogna mollare di un millimetro e spingere sull'acceleratore". Ci sarebbe da ridere se non si trattasse di una questione fin troppo seria.
Eravamo convinti che il famoso tavolo (forse che in Piazza Cima mancano gli arredi?) fosse attivo dal 12 giugno scorso, un giorno dopo le elezioni.
Il Biscione, così vicino al bubbone dell'area ex Zanussi abbandonata, è la cartina al tornasole del fallimento degli slogan sbandierati in campagna elettorale: sul decoro cittadino non è nemmeno il caso di parlare, sulla sicurezza del luogo più sensibile parlano i vandali, i vetri rotti e le porte divelte.
Se guardiamo i fatti appare evidente che, nonostante gli annunci di tavoli da aprire, secondo chi governa la città tutto va benissimo, non ci sono problemi, visto che da tre mesi non si convoca il Consiglio Comunale.
Ci riuniremo domani per discutere, in sostanza, punti proposti dalla minoranza e azioni promosse da altri, non dalla Giunta.
Non ci sono tavoli di nessun tipo all'ordine del giorno (spero che a Pasquetta non piova altrimenti addio picnic), progetti di riqualificazione, nulla.
E il Sindaco è stufo..., sapesse i cittadini e i lavoratori della MOM.
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