Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

lunedì 30 settembre 2013

Il decoro della città



Ci sono luoghi - simbolo in ogni città e Conegliano rispetta la tradizione. I simboli, la memoria ed il loro significato vanno rispettati e tramandati.
Per questo, sperando di essere ascoltata, ho presentato un'interpellanza che si occupa di tre luoghi frequentati ogni giorno, visti da migliaia di persone, che meritano rispetto, salvaguradia e condivisione del loro significato.



PREMESSO CHE

- Il Comune ha anche il compito di tutelare, valorizzare, proteggere la struttura storica della città vigilando contro ogni degrado;

- La Fontana del Nettuno (dei cavalli per noi Coneglianesi), l'antica chiesa di Santa Caterina e l'iscrizione cosiddetta del “Moschino” sulla colonna fra via XX Settembre e Via Marcatelli sono luoghi e monumenti simbolo della città
CONSIDERATO CHE:
  • La Fontana non ha ancora alcuna segnalazione turistica che ne richiami origine e storia, come quelle curate dal Rotary Club e presenti nei pressi dei luoghi storici della città e che le due iscrizioni presenti su due lati della stessa sono ormai quasi del tutto illeggibili;
  • Il tratto di strada prospiciente il portone della chiesa di Santa Caterina, peraltro tenuta aperta e curata all'interno dall'opera meritoria della Consulta delle Associazioni Combattentistiche, è in condizioni di assoluto degrado, ricoperto di guano dei colombi e da sporcizia accumulata;
  • L'iscrizione su pietra riportante l'episodio del “Moschino” è sporca ed ha bisogno di manutenzione e pulizia;
Il sottoscritto consigliere CHIEDE:
  • Di verificare se vi sia in progetto di apporre una targa che indichi la storia e le particolarità della Fontana del Nettuno, provvedendo anche a riportare le scritte ormai quasi illeggibili;
  • Se siano in programma interventi di pulizia di Via Garibaldi nel tratto riguardante la chiesa di Santa Caterina e l'ex Osteria al Ponte, ad essa adiacente, e di pulizia della scritta riguardante l'episodio del “Moschino”.

Il consigliere comunale
Isabella Gianelloni

venerdì 27 settembre 2013

La democrazia è complessa, mai noiosa

Senza scomodare gli antichi e senza far finta di non sapere che fame di potere e vanagloria spesso offuscano le menti e le azioni degli esseri umani, forse vale la pena di rammentare che le leggi fondamentali, i regolamenti e gli statuti per stabilire regole e comportamenti condivisi non sono gabbie irte di chiodi e torture ma, appunto, mezzi per affermare principi essenziali e regole minime di convivenza.
Scegliere di chiedere il voto ai cittadini per rappresentarli significa assumersi molte responsabilità, accettare l'idea che se si vince si ha l'onere e l'onore di governare, non di comandare; se si perde si ha l'onore e l'onere di controllare, chiedere, pungolare, proporre.
Si chiama gioco della democrazia. 
Leggere la noia ed il fastidio di alcuni durante le sedute del Consiglio Comunale muove un moto di rabbia, fa immaginare che la noia ed il fastidio riguardino proprio l'essenza del Consiglio, cioè il suo essere un luogo di confronto e di decisione.
Pubblica e trasparente. 
Non so se siano questi ultimi due aggettivi a dare fastidio. Certo potrebbe apparire più semplice prendere le decisioni durante riunioni a porta chiusa e poi semplicemente comunicarle coram populo (tanto siamo in maggioranza, votiamo, a cosa serve discutere, siamo stanchi, abbiamo sonno, sete, fame...).
Non è così, però: è fondamentale che i cittadini possano sentire, guardare, comprendere chi dice cosa, poter sapere da che cosa nascono le posizioni diverse, le decisioni. Per poter valutare criticamente e decidere, loro sì, chi votare la prossima volta.
I miei colleghi consiglieri di maggioranza, ieri sera, hanno deciso all'improvviso che la seduta poteva essere tolta dopo 3 ore di discussione, quando mancavano due punti all'ordine del giorno. 
Uno abbiamo capito che poteva dare fastidio, ma l'altro riguardava la drammatica situazione di chi, anche nella ricchissima Sinistra Piave, è rimasto senza lavoro (dipendenti o imprenditori). Si chiedeva di affrontare tutti insieme la situazione, ai massimi livelli, per verificare quali politiche TUTTI gli enti interessati (politica, imprenditori, commercianti, sindacati dei lavoratori, associazioni del volontariato) possano mettere in campo per aiutare le persone in difficoltà. Non con la carità ma con le azioni concrete, collettive, pubbliche e trasparenti, come recita l'art. 13 dello Statuto della Città di Conegliano (Il Consiglio Comunale è l'Organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo. Esso rappresenta l'intera comunità di Conegliano ed è dotato di autonomia finanziaria, organizzativa e funzionale).
Ha vinto la voglia di tornare a casa, alle 22. Tutto rimandato alla fine di ottobre.... Evidentemente la povertà e le difficoltà possono attendere.
Peccato, un'occasione persa dalla politica per dare una buona immagine di sé. Pubblica e trasparente.

Isabella Gianelloni


sabato 21 settembre 2013

La Biblioteca, luogo e strumento di condivisione, inclusione, crescita

Credo, e crediamo, che ciò che fa bene a chi è più in difficoltà faccia ancora meglio a chi si trova in condizioni più vantaggiose.
Una città e una comunità che si occupano innanzi tutto di dare nuovo spazio, nuove opportunità a chi normalmente non ne trova, o fa fatica a trovarne sia per difficoltà personali sia perché magari è ancora troppo giovane per contare o farsi ascoltare, è destinata a diventare un luogo migliore.
Per questo motivo, sollecitata anche da altri, ho presentato l'interpellanza che segue, per chiedere che il Comune di Conegliano si doti di una biblioteca sonora, destinata soprattutto alle persone ipovedenti ed ai bambini in età prescolare e finalmente aderisca ad una piattaforma di biblioteca pubblica digitale, così come hanno ormai fatto da anni diverse biblioteche della Provincia di Treviso.
L'interpellanza sarà discussa durante il prossimo Consiglio Comunale, previsto per Giovedì 26 settembre.


Oggetto: interpellanza sulla possibilità di dare vita ad una biblioteca sonora e digitale
PREMESSO CHE:
  • La lettura è una delle risorse fondamentali a disposizione per lo sviluppo sociale e culturale e che l'uso dei libri fin dalla prima infanzia è strumento importantissimo per l'apprendimento;
  • L'Italia sconta da sempre un deficit di lettura e che ogni buona amministrazione ha il dovere di porre in essere tutti gli strumenti possibili per la crescita culturale dei propri cittadini;
  • La tecnologia offre oggi strumenti impensabili fino a qualche tempo fa, atti a rendere partecipi della lettura anche fasce di popolazione altrimenti escluse, per esempio i bambini in età pre-scolare, i non vedenti e persone che si trovano comunque in difficoltà;
CONSIDERATO CHE:
  • Gli audiolibri sono oggi uno strumento di facile accesso, anche se l'Italia non offre ancora la diffusione presente in altri paesi europei, sicuramente utile a tutti i cittadini ma soprattutto alle categorie più sopra nominate;
  • Sia in sede di Comitato Biblioteca che in questo Consiglio si è parlato dell'adesione ad uno dei sistemi pubblici di biblioteca digitale (MLOL o altre);
  • Anche Conegliano deve dotarsi di tutti gli strumenti tecnologici ed informatici tali da trasformare la Biblioteca comunale in un'occasione sempre più importante di crescita culturale della città;
Il sottoscritto consigliere CHIEDE:
  • Se vi sia lintenzione e la volontà di promuovere presso la Biblioteca comunale un servizio di biblioteca sonora in concerto con le associazioni culturali cittadine e con le attività commerciali del settore librario operanti in città, sentendo anche il parere del Comitato Biblioteca e Sistema Museale.
  • A che punto sia la scelta del sistema di biblioteca digitale a cui la biblioteca comunale aderirà e quali i tempi di concretizzazione.


Il consigliere comunale
Isabella Gianelloni

mercoledì 11 settembre 2013

Scuola pubblica del XXI secolo: siamo all'elemosina?

Siamo ormai ridotti all'elemosina: per avere carta, quaderni, colla, matite ecc. le scuole dell'obbligo chiedono ai supermercati di contribuire: prontamente questi organizzano le raccolte del materiale, proponendo ai consumatori di fare la spesa e depositare il tutto nel punto di raccolta...
Avete presente le operazioni di raccolta viveri per il Terzo Mondo?
E' davvero questa la disperata situazione delle scuole elementari e medie di una città come Conegliano?
Lo chiedo al Sindaco e all'Assessore

Oggetto: interpellanza sul fabbisogno di materiale didattico alle scuole dell'obbligo.


CONSIDERATO CHE:

  • Il fabbisogno di materiale didattico necessario alle scuole primarie e medie inferiori della città è in aumento, anche considerato il fatto che sempre più famiglie si trovano in difficoltà economica;
  • Anche quest'anno alcuni supermercati hanno promosso iniziative per l'acquisto di materiale da devolvere ai singoli istituti, sostituendosi impropriamente alle istituzioni pubbliche che hanno tra i propri compiti primari quello di garantire lo svolgimento delle attività scolastiche con la completa disponibilità dei materiali necessari;

Il sottoscritto consigliere CHIEDE:

  • Se questa Giunta Comunale sia a conoscenza dell'iniziativa intrapresa da istituti scolastici ed esercizi commerciali;
  • Se tale iniziativa è conseguenza dellincapacità dellAmministrazione a provvedere alle effettive necessità di materiale didattico da parte delle scuole cittadine;
  • Che tipo di interventi concreti e di contributi questa Giunta abbia messo in programma per venire incontro a questi bisogni, fondamentali per una serena ed incisiva attività scolastica.




Il consigliere comunale

Isabella Gianelloni

lunedì 9 settembre 2013

To me - High mountains are a feeling (George Byron)

La natura ci circonda, ci avvolge, ci governa anche quando pensiamo di metterla in scacco. 
Inutile ogni ribellione, questa legge va accettata e vissuta fino in fondo, solo allora ci si sente liberi di parlare con gli elementi, comprenderne i messaggi, sfruttare le loro finte debolezze, quelle che ci permettono qualche volta di sentirci meno piccoli.
Forse hai compreso questo segreto, forse è questa consapevolezza che ti rende forte.
Da decenni, instancabile, estrai lo zaino dal suo luogo di riposo, lo riempi minuziosamente, con ordine maniacale, ne esamini il contenuto, spii il mio sguardo a volte un po' ironico.
Diverse stagioni, differenti percorsi, altitudini, distanze, sempre "con stile impeccabile" però.
"Parto leggero", dici a volte, e pare di intuire dai tuoi silenzi che ci può essere sotto un exploit.
Oppure attacchi all'esterno la piccozza, studi e pesi mille volte cibo e bevande, guardi e controlli la corda ancora una volta, scaraventi all'interno quella che chiami "ferraglia" e che ti servirà per avvicinarti con meno paura alle rocce: dai tuoi gesti comprendo già la fatica, quella che tu conosci bene ed io non so nemmeno quantificare, tanto è lontana da ciò che io potrò mai provare.
Su e giù per sentieri, bivacchi, cenge e rifugi, vie segnate e percorsi da scoprire: centinaia di volte, in ogni stagione, con ogni tempo, in compagnia o da solo.
Parti presto, la mattina, mentre dormo. So che quando mi alzerò troverò sul tavolo il biglietto che mi dirà dove sei andato.
Ti immagino sai, quando finalmente puoi tacere perché non c'è nessuno che ti possa interrogare, quando leggi i segnali del bosco, del vento, della luce del mattino, quando incontri qualche animale, selvatico come sai essere qualche volta tu.
So esattamente che lì allora non senti la fatica ma ascolti le sensazioni, il tuo cuore, respiri appieno quel feeling di cui parla il poeta. Tu e la montagna, un unico sentimento in cui nessuno potrà e dovrà mai intervenire.
Magia della poesia: i grandi sanno sempre come parlarci.

Dedicato a Pierluigi, mio marito

Isabella Gianelloni

mercoledì 4 settembre 2013

Ancora sulla povertà

I dati resi noti dalla Croce Rossa di Conegliano sulle crescenti richieste di aiuto da parte di cittadini in grave difficoltà economica sollevano ancora una volta il velo su una realtà che spesso si vorrebbe non vedere.
Nel Consiglio Comunale dello scorso 22 luglio avevo proposto all'attenzione della Giunta e dell'intera Amministrazione Comunale la necessità di coordinamento e monitoraggio della situazione in città, soprattutto riguardo all'aumento dei cosiddetti “nuovi poveri”: anziani, famiglie numerose, monoreddito, precarie, persone che hanno perso il lavoro in età ormai matura e non riescono a reinserirsi...
Purtroppo in quell'occasione le risposte hanno riguardato soltanto la deprecabile situazione dei mendicanti (un numero ristretto di individui noti a tutti) e di quanti usufruiscono a vario titolo della mensa dei Padri Cappuccini.
L'allarme della Croce Rossa dimostra come non sia più procrastinabile un'attività più mirata da parte degli Enti pubblici per permettere ai tanti volontari di poter svolgere il proprio insostituibile ruolo senza doversi sobbarcare anche le responsabilità di altri.
Come sottolineato dalla mozione presentata stamattina dalle minoranze sulla situazione occupazionale e del lavoro a Conegliano, la prima cosa da fare per affrontare i temi dell'occupazione e della marginalità sociale è conoscere la realtà, avere in mano dati certi che permettano di mirare meglio gli interventi e di evitare sprechi, sovrapposizioni, ulteriori ingiustizie in un settore che già soffre.

Rilancio perciò quanto ho proposto in Consiglio Comunale:
  • Un'azione del nostro Comune in sede di Conferenza dei Sindaci dell'ULSS 7 per affrontare insieme tematiche come quelle sociosanitarie legate al disagio e alla povertà;
  • La convocazione di un Consiglio Comunale straordinario che affronti pubblicamente, insieme con le organizzazioni e le istituzioni che se ne occupano, il tema della povertà e dell'emarginazione.


Isabella Gianelloni
Consigliere Comunale Partito Democratico Conegliano

Conegliano, 4 settembre 2013