Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 26 febbraio 2020

Amerigo Vespucci o Salerno - Reggio Calabria?

Vuoi vedere che è tutta colpa dei punti cardinali? Nel 1989 (31 anni fa) si dava come imprescindibile per le sorti di Conegliano la realizzazione della via Colombo est, anche se tutti sappiamo che il grande genovese navigò verso ovest per scoprire l'America. 
Qui da noi le scoperte sono state purtroppo meno gloriose, tanto che, doppiato il capo del nuovo millennio si ribattezzò il progetto col nome di Amerigo Vespucci senza, tra l'altro, che ciò portasse alla costruzione e all'apertura della strada. I progetti visti, rivisti, stracciati e poi rifatti, gli errori, i fallimenti e, purtroppo, la morte di una persona, somigliano tanto al viaggio disperato di Magellano e dei suoi marinai.
Ricordiamo bene l'ultima campagna elettorale per le elezioni comunali: la Amerigo Vespucci era praticamente terminata, questione di settimane, al massimo qualche mese... ehm anno? E quale anno?
Ogni tanto si legge qualcosa sui quotidiani, qualcuno rilascia dichiarazioni e si scopre che, oh che sorpresa!, i denari necessari per terminare i lavori saranno il doppio del previsto.
Sempre bruscolini, si intende, a carico dei Coneglianesi: altri 460.000 euro.
L'ultima ditta incaricata dei lavori ha praticamente terminato quanto di sua competenza, ma spetta al Comune di Conegliano ultimare i lavori: asfaltatura a regola d'arte, illuminazione, rotatorie che dovrebbero inserirsi nel P.UT., il fantasma del traffico che si aggira da anni sopra i tetti di piazza Cima.
Non vale nemmeno la pena di ricordare che, senza sapere che cosa vogliamo fare dell'area ex Zanussi tutto quanto avviene nel centro della città rischia di avere poco senso: parcheggi, accessi alla stazione, mobilità in generale, commercio eccetera.
Ciò che invece deve essere ben chiaro è il "quanto": fra una quisquilia e l'altra siamo, a spanne, a un costo di circa 4 (quattro) milioni di euro per poche centinaia di metri di strada.
Quanto è costata, a chilometro, la Salerno - Reggio Calabria? Sempre ammesso che si possa fare un confronto, che ne so, tra il viadotto che abbraccia il massiccio del Pollino e un ponte sul Monticano...
La parte di A2 che passa dalle parti di Rosarno è a forte rischio di intervento mafioso (ci sono i cartelli che segnalano tutto questo), qui potremmo affiggere tabelloni con la scritta: Attenzione, attraversamento papere!

giovedì 20 febbraio 2020

Medio Evo alla riscossa #poverastoria

Medio Evo alla riscossa! D'altronde i tempi sono maturi per rinverdire i fasti (si fa per dire) dei legami feudali, della fedeltà di vassalli e sottoposti vari. 
Perfino le investiture, con qualche difficoltà stante la continua mancanza di possibili aspiranti a sempre più oscure successioni, sembrano non essere lontane da un ritorno in pompa magna.
A proposito di investiture può essere che Francesco I sia tentato ogni giorno di più di brandire l'arma della scomunica e mandare a farsi benedire (o friggere nell'olio bollente fatto scendere copiosamente dal colonnato del Bernini) un bel po' di sedicenti signorotti decisi a sostituirlo nell'esegesi del Vangelo.
Tutto pronto, quindi e, in salsa tutta italiana, ci ritroviamo pure con lo sventurato Federico (Pizzarotti) ingarbugliato nelle lotte tra guelfi e ghibellini.
La tragicomica vicenda della lapide esposta sotto il glorioso municipio di Parma che sbaglia clamorosamente il titolo dell'Imperatore del Sacro Romano Impero è, involontariamente, comico segno dei tempi.
Posto che si tratta di verificare se Parma avesse proprio bisogno di ricordare, con due anni di ritardo, una battaglia di 770 anni fa (ma, da parmigiana di origine mi guardo bene dall'entrare nelle vicende del palazzo della Pilotta), la goffa rivendicazione guelfa non ha fatto altro che aggiungere territori all'odiato imperatore ghibellino.
Per colpa di una semplice consonante (ahi le lettere!) la Svevia si è trasformata in Svezia, concedendo così a Federico II anche parte della Scandinavia, senza dirci se, standosene al calduccio nell'amata Palermo, il grande Hohenstaufen pensasse di bloccare sul nascere (anzi, prima ancora) anche la Lega Anseatica.
Misteri della storia o della sbadataggine.
Non è finita qui: nel canale della Manica, a causa della Brexit, i tre moschettieri rischiano grosso.
La regina Elisabetta II, grazie ad eredità feudali, si ritrova a essere anche duca di Normandia (sic!) e quindi capo dello Stato delle isole Guernsey, annesse dai tempi della calata normanna in Europa (933 d.C.). Ebbene, i pescatori francesi dal 1 febbraio non hanno più accesso alle acque delle isole e al porto di Saint Peter.
Tràcchete! Rieccoci alla plurisecolare diatriba tra Francia e Inghilterra.
Ci auguriamo che non riesploda un'altra guerra dei Cent'anni, anche perché la domanda sorgerebbe spontanea: Che fine hanno fatto i Plantageneti? Sono nascosti da qualche parte, magari in Svezia?
L'intera geografia europea è in pericolo.

sabato 1 febbraio 2020

Art bonus triste

Breve post triste.
Grazie all'Art Bonus raccolti fino ad ora 430 milioni di euro in Italia.
A Conegliano 5000.
Fine del post