Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 14 ottobre 2021

Chiedo la parola

Avrei preferito che Francesca Di Gaspero vincesse al primo turno oppure che, in seconda ipotesi, andasse a ballottaggio? Talmente ovvia la risposta che non varrebbe nemmeno la pena di scriverla: chiaro che sì.

È andata in un altro modo e ora, in quanto cittadini, siamo di fronte a una scelta.

In questi ultimi giorni, nelle riunioni susseguitesi ho affermato più volte che la prima lista, il primo partito della città non possono fare finta di niente, non possono scegliere di starsene orgogliosamente seduti sulla cima dell'Aventino e osservare con distacco ciò che accade.

Ora mi prendo la libertà di dire pubblicamente la mia, si intende nel rispetto delle opinioni diverse.

Da donna di sinistra quale sono ho letto degli appoggi diretti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini al candidato Garbellotto e, se non ricordo male, lo stesso si è dichiarato orgoglioso di quelle dichiarazioni, abbiamo sentito tutti l'esordio con sceriffi e manager, come se una città fosse una contea del Kentucky o un'azienda. 

Uno dice, in campagna elettorale si cercano voti un po' ovunque, però poi si fa fatica a far finta di nulla.

Il Presidente Zaia è stato sicuramente il "supporter" più influente al riguardo, spesso andando oltre il ruolo istituzionale che gli spetta, addirittura, in una escalation di dichiarazioni, si è parlato di improbabili capoluoghi di Provincia (ricordo di aver scritto che non abbiamo bisogno di poltronifici), annessioni con San Vendemiano (?), qua e là si è affermato che una Sinistra Piave del tutto in mano leghista permetterebbe maggiori finanziamenti, eccetera.

Quest'ultima mi pare l'affermazione più grave: credevo che fossero progetti, proposte a contare là dove si decide; credo che i sindaci debbano confrontarsi fra loro e collaborare in nome dell'intero territorio, a partire da sanità, trasporti, viabilità…

Non conosco personalmente Piero Garbellotto, ma devo dire che avrei preferito sentire da parte sua un certo distacco da parole e persone (i fatti nazionali degli ultimissimi giorni tra l'altro parlano da sé), dichiarazioni più in linea con ciò che, secondo me e molti altri, rappresenta il bene per Conegliano.

Ad appoggiarlo ci sono anche diverse persone che stimo, alcuni amici, ma questo non mi impedisce di pensare in modo diverso.

Improvviso innamoramento per Fabio Chies? Non scherziamo. Molto più semplicemente preferisco una parte moderata a una più spostata a destra, una persona più disponibile al confronto. 

Dal canto mio, visto che siederò in Consiglio Comunale, nulla mi impedirà di affermare ciò che penso, di essere contraria a proposte e delibere che non condivido, di lavorare, come e più di prima con l'unico obiettivo il bene di Conegliano, a partire, ancora una volta, dai bisogni dei più deboli e dalla valorizzazione del nostro grande patrimonio.

Per questi motivi domenica mi recherò alle urne e voterò per Fabio Chies.

Isabella Gianelloni