È andata in un altro modo e ora, in quanto cittadini, siamo di fronte a una scelta.
In questi ultimi giorni, nelle riunioni susseguitesi ho affermato più volte che la prima lista, il primo partito della città non possono fare finta di niente, non possono scegliere di starsene orgogliosamente seduti sulla cima dell'Aventino e osservare con distacco ciò che accade.
Ora mi prendo la libertà di dire pubblicamente la mia, si intende nel rispetto delle opinioni diverse.
Da donna di sinistra quale sono ho letto degli appoggi diretti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini al candidato Garbellotto e, se non ricordo male, lo stesso si è dichiarato orgoglioso di quelle dichiarazioni, abbiamo sentito tutti l'esordio con sceriffi e manager, come se una città fosse una contea del Kentucky o un'azienda.
Uno dice, in campagna elettorale si cercano voti un po' ovunque, però poi si fa fatica a far finta di nulla.
Il Presidente Zaia è stato sicuramente il "supporter" più influente al riguardo, spesso andando oltre il ruolo istituzionale che gli spetta, addirittura, in una escalation di dichiarazioni, si è parlato di improbabili capoluoghi di Provincia (ricordo di aver scritto che non abbiamo bisogno di poltronifici), annessioni con San Vendemiano (?), qua e là si è affermato che una Sinistra Piave del tutto in mano leghista permetterebbe maggiori finanziamenti, eccetera.
Quest'ultima mi pare l'affermazione più grave: credevo che fossero progetti, proposte a contare là dove si decide; credo che i sindaci debbano confrontarsi fra loro e collaborare in nome dell'intero territorio, a partire da sanità, trasporti, viabilità…
Non conosco personalmente Piero Garbellotto, ma devo dire che avrei preferito sentire da parte sua un certo distacco da parole e persone (i fatti nazionali degli ultimissimi giorni tra l'altro parlano da sé), dichiarazioni più in linea con ciò che, secondo me e molti altri, rappresenta il bene per Conegliano.
Ad appoggiarlo ci sono anche diverse persone che stimo, alcuni amici, ma questo non mi impedisce di pensare in modo diverso.
Improvviso innamoramento per Fabio Chies? Non scherziamo. Molto più semplicemente preferisco una parte moderata a una più spostata a destra, una persona più disponibile al confronto.
Dal canto mio, visto che siederò in Consiglio Comunale, nulla mi impedirà di affermare ciò che penso, di essere contraria a proposte e delibere che non condivido, di lavorare, come e più di prima con l'unico obiettivo il bene di Conegliano, a partire, ancora una volta, dai bisogni dei più deboli e dalla valorizzazione del nostro grande patrimonio.
Per questi motivi domenica mi recherò alle urne e voterò per Fabio Chies.
Isabella Gianelloni
Buongiorno Isabella,
RispondiEliminaLa sua disamina è ineccepibile, ma non ritiene forse più corretta la scelta dell'astensione? Insomma io credo che i suoi elettori sicuramente non avrebbero gradito un appoggio a Garbellotto, ma tanto meno a Chies, almeno per coerenza (insomma come cittadini sembra che ci abbiate fatto perdere del tempo commissariando un comune per poi ricrearlo sulle ceneri dello stesso precedente).
Walter
Un’astensione è sempre una non scelta. È come il non andare a votare. È il male di una democrazia anziana dov’è la gente pensa: ma tanto ci sono gli altri che decidono per me.
RispondiEliminaConcordo votare è importante e fondamentale, ma credo lo sia anche la coerenza. Non capisco come si possa sostenere un candidato che ho deciso di mandare a casa nel consiglio precedente.
RispondiEliminaDelle due l'una: ho i motivi del commissariamento erano futili e quindi le parti in causa ora possono convivere serenamente, oppure i motivi di frizione erano ampiamente giustificati ma ora decidiamo di guardare dall'altra parte perché c'è un male peggiore all'orizzonte.
Se fosse valida la seconda ipotesi non credete che comunque vada il rischio di un nuovo commissariamento sia palpabile?
E credo che i coneglianesi non si meritino ancora una città immobile.
Walter
Un commissariamento per la politica è sempre una sconfitta, ma chiunque governi dovrà necessariamente tenere conto delle motivazioni di quanto avvenuto. L'astensione è un errore per definizione. Prendere posizione è avere senso civico.
RispondiEliminaMi permetta di rispondere al suo articolo, con il rispetto che le ho sempre portato e dimostrato, ma trovo strane queste sue dichiarazioni, ma come un'anno fa va dal notaio con il favore delle tenebre (parole non mie) e ora dice che vota gli stessi?? Lei ben sa' che votando Chies in caso di sua vittoria torneranno le stesse persone, pure l'assessore di cui volevate le deleghe??Quindi perché tutto questo?? La storia della Destra, mi perdoni è scusa puerile, qui si dovrebbe solo pensare al bene della città e da suo comportamento precedente non mi sembra che Chies & Company lo sia!!! Aver lasciato un'anno Conegliano in mano al commissario a cosa è servito??? Un'estensione e nessuna dichiarazione sarebbe stata una scelta coerente!! Cordiali Saluti Cesare Peccolo
RispondiEliminaCara signora Gianelloni come può sostenere una persona che con il suo contributo è stata mandata a casa nella precedente amministrazione?
RispondiEliminaMa la coerenza dov'è?
Continuate a parlare di fascisti dove i fascisti non esistono più.
Gli unici regimi che io vedo ancora nel mondo sono solo comunisti.
La storia è storia pensiamo al presente che è meglio.
Io penso che come ha fatto la signora Di Gaspero dicendo che lasciava la libertà di voto ai suoi elettori,anche lei doveva rimanere nella sua coerenza e non schierarsi con la persona che a mandato a casa un anno fa.
La saluto e mi auguro che vinca il signor Garbellotto per non dover essere fra 6 mesi di nuovo commissariati .
Davide