Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

lunedì 9 settembre 2013

To me - High mountains are a feeling (George Byron)

La natura ci circonda, ci avvolge, ci governa anche quando pensiamo di metterla in scacco. 
Inutile ogni ribellione, questa legge va accettata e vissuta fino in fondo, solo allora ci si sente liberi di parlare con gli elementi, comprenderne i messaggi, sfruttare le loro finte debolezze, quelle che ci permettono qualche volta di sentirci meno piccoli.
Forse hai compreso questo segreto, forse è questa consapevolezza che ti rende forte.
Da decenni, instancabile, estrai lo zaino dal suo luogo di riposo, lo riempi minuziosamente, con ordine maniacale, ne esamini il contenuto, spii il mio sguardo a volte un po' ironico.
Diverse stagioni, differenti percorsi, altitudini, distanze, sempre "con stile impeccabile" però.
"Parto leggero", dici a volte, e pare di intuire dai tuoi silenzi che ci può essere sotto un exploit.
Oppure attacchi all'esterno la piccozza, studi e pesi mille volte cibo e bevande, guardi e controlli la corda ancora una volta, scaraventi all'interno quella che chiami "ferraglia" e che ti servirà per avvicinarti con meno paura alle rocce: dai tuoi gesti comprendo già la fatica, quella che tu conosci bene ed io non so nemmeno quantificare, tanto è lontana da ciò che io potrò mai provare.
Su e giù per sentieri, bivacchi, cenge e rifugi, vie segnate e percorsi da scoprire: centinaia di volte, in ogni stagione, con ogni tempo, in compagnia o da solo.
Parti presto, la mattina, mentre dormo. So che quando mi alzerò troverò sul tavolo il biglietto che mi dirà dove sei andato.
Ti immagino sai, quando finalmente puoi tacere perché non c'è nessuno che ti possa interrogare, quando leggi i segnali del bosco, del vento, della luce del mattino, quando incontri qualche animale, selvatico come sai essere qualche volta tu.
So esattamente che lì allora non senti la fatica ma ascolti le sensazioni, il tuo cuore, respiri appieno quel feeling di cui parla il poeta. Tu e la montagna, un unico sentimento in cui nessuno potrà e dovrà mai intervenire.
Magia della poesia: i grandi sanno sempre come parlarci.

Dedicato a Pierluigi, mio marito

Isabella Gianelloni

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