Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 2 aprile 2020

Graduatorie al tempo dei social

Noi privati possiamo elargire il nostro denaro a chi vogliamo, ovviamente, ma quando si tratta di fondi pubblici la cosa si fa più complessa.
Non sono i social a destinare gli aiuti e ancor meno a giudicarne i criteri, questo pare ovvio.
Una delle poche certezze che ho acquisito negli anni durante i quali ho frequentato gli uffici comunali riguarda la professionalità di chi ci lavora. Mano a mano che aumenta la delicatezza del compito ho notato il proporzionale lievitare dell'impegno e della consapevolezza.
L'ho sempre dichiarato ogni volta che ne ho avuto l'occasione: occupandomi anche di questioni sociali posso affermare che tutto il personale coinvolto lavora non solo con attenzione e rispetto delle regole e delle normative, ma con l'aggiunta di una dose massiccia di umanità, comprensione, conoscenza del terreno su cui si muove.
In queste settimane di epidemia chi è in difficoltà si sente sicuramente ancora più solo, chi aveva un lavoro precario è ancora più preoccupato di prima, consapevole che i magri guadagni non hanno permesso di accumulare un minimo di riserva economica e che, passata la tempesta, il futuro non sarà sgombro da nuvole. Quello che da anni viene chiamato il "popolo delle partite IVA", vale a dire professionisti, titolari di piccole attività commerciali o artigianali, finti lavoratori autonomi senza né ferie né assicurazione sulla malattia, tutti questi stanno sicuramente vivendo settimane di angoscia. Per non parlare del settore turistico, dagli alberghi ai bar, dalle guide turistiche agli addetti ai servizi museali e didattici: la parcellizzazione del lavoro degli ultimi decenni ha prodotto, in realtà, tanta povertà latente, tanta insicurezza.
Potremmo continuare a lungo, tanti sono i settori in sofferenza e non sarà facile non solo aiutare tutti, ma individuare le priorità.
Come si stila una graduatoria? Di certo chi già usufruisce di aiuti vari grazie ai fondi per la povertà, alle poste di bilancio dei comuni, alle pensioni sociali e ad altri assegni non se li vedrà togliere, questo è sicuro. 
Come è sicuro, questo credo vada chiarito che non esiste il criterio del "chi primo arriva meglio alloggia", o almeno credo che sia sicuro.
Sui social è partito il tam-tam della solidarietà, importante perché fa sì che molti, al caldo e al sicuro nelle proprie case pensino a chi sta peggio e a come fare per dare una mano.
Spero vivamente che questo modo di ragionare continui anche a coronavirus terminato, quando torneremo agli aperitivi in piazza. 
Nel frattempo attenzione, ripeto: non basta segnalare e soprattutto non bisogna pensare che una volta fatto un nome agli uffici automaticamente il problema sia risolto: solo chi ha davanti a sé tutto lo spettro della situazione sa esattamente cosa fare e da dove partire.
Servizi sociali, Protezione civile, Croce Rossa, Caritas: tutte queste strutture sono al lavoro per assicurare tutto l'aiuto possibile a chi è in difficoltà, so di altre associazioni che sarebbero pronte a dare una mano: a noi cittadini l'onere di valutare prima di lanciare un allarme, di sapere, soprattutto, che le decisioni saranno prese alla luce di criteri validi per tutti, con senso di giustizia e priorità.
Criteri che devono avere, innanzi tutto, la caratteristica della trasparenza, dell'omogeneità, dell'attento esame di ciascuna realtà. Ciò che è valido in una frazione di campagna può non esserlo in una grande città.
186 mila euro non sono risolutivi, da ciò che capisco non saranno gli unici, ma se uniti a quanto abbiamo a bilancio nel settore sociale possono comunque essere molto utili per aiutare chi in questo momento è più in difficoltà. Di mezzo ci sono gli ammortizzatori sociali, i risparmi, le possibilità di ciascun nucleo familiare.
Ho fiducia totale nel personale addetto al settore sociale di Conegliano, alla politica chiedo trasparenza massima e il perseguimento di criteri di assoluta equità.

Servizi sociali del Comune: 0438413210
Protezione civile: 0438413543


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