A volte la neve è rosa, non lo sapevo e vi confesso che sono rimasta stupita quando l'ho vista, un paio di giorni fa.
Intorno c'erano le rocce delle Dolomiti con i canaloni esposti a nord ancora pieni di neve, poco più in basso genziane, ranuncoli, erica e mille altri fiori e piante ornavano prati e sottobosco.
Sotto i miei piedi è apparsa la neve rosa, non l'avevo mai vista e mi sono chiesta quale fenomeno la renda di quel colore.
Ho continuato a camminare (con un po' di fatica e attenta a non scivolare) nella neve, invidiosa dei gracchi che volteggiavano sopra noi camminatori, certi, loro, che il nostro passaggio
avrebbe lasciato un bel po' di cibo.
Noi Veneti lo sappiamo bene, le Dolomiti sono Patrimonio dell'Umanità e camminare in mezzo ai famosi Cadini di Misurina, fermarsi in riva al lago sotto lo sguardo austero delle Tre Cime di Lavaredo e ammirare ciò che abbiamo intorno ce ne spiega il perché: tanta bellezza riempie il cuore, lascia negli occhi una lunga scia di benessere.
Poi, al ritorno, una breve ricerca nello smartphone mi ha fatto capire da dove deriva il fenomeno della neve rosa e mi ha fatto riflettere ancora di più sulla profondità e vastità delle regole della natura, sulla nostra immensa responsabilità di esseri umani nei confronti di essa e di noi stessi, del futuro.
Siete curiosi? Provate a compiere una ricerca circostanziata sulla neve rosa.
Questo potrebbe essere il primo compito per le vacanze... ma voi direte: "Prof, lei insegna italiano e storia, non scienze!".
Vero, ma dopo un anno scolastico a dir poco assurdo e dopo questi mesi così stanziali sto pensando che una delle cose di cui avrete più bisogno, nei mesi di vacanza, sarà il girovagare, anche a vuoto, incontrare gli amici, guardarvi intorno.
C'è un sacco di roba da vedere, ci sono tantissimi libri da leggere...
In latino (ecco la prof che torna nel suo ruolo) legere significa tante cose oltre a quella più nota, tra le quali cogliere, estrarre, passare in rassegna, scegliere, nominare...
E allora il mio compito per le vacanze è questo: leggete, cogliete, scegliete, nominate ciò che vi passa davanti.
Se andrete in vacanza, qualunque sia la vostra destinazione, oltre al paesaggio leggete i cartelli stradali, le insegne, i nomi delle strade, entrate nei piccoli cimiteri di paese o in quelli monumentali delle città: rimarrete sorpresi dalle cose strane, bizzarre, interessanti e anche divertenti che potrete trovare.
Se rimarrete a casa guardate con occhi diversi ciò che vi sta intorno, i fiumi e i torrenti, i prati e quel po' di paesaggio naturale che ci rimane, ciò che a uno sguardo distratto può apparire noto: grattando via un po' di superficie sotto scoprirete notizie, idee, obbrobri e bellezza.
Entrate nelle chiese (purtroppo spesso i palazzi non sono visitabili) e guardate le pietre e i marmi, le diverse epoche di costruzione, le tele e gli arredi.
Osservate le piazze e le costruzioni, i giardini e le piante.
Se avrete "letto" bene tutto questo vi verrà naturale saperne di più e a quel punto, visto che sarete stanchi per il lungo girovagare dovrete sedervi o sdraiarvi da qualche parte.Quello sarà il momento giusto per navigare nella rete (senza finire nella rete) e consultare la carta stampata: racconti, erbari, biografie e autobiografie, guide turistiche, cartine stradali o piante di città...
Alla fine so che non saprete più fare a meno della sensazione bellissima che dà la curiosità mai appagata interamente.
Il segreto è tutto qui.
Buone vacanze e buone letture!
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