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E' esperienza quotidiana e comune a migliaia di cittadini, almeno in questa ULSS 7, il vano tentativo di entrare in contatto con il medico di famiglia.
Le informazioni di base riportate nel sito dell'ULSS indicano quanto segue:
Il medico di medicina generale è il collegamento tra i servizi
offerti dal sistema sanitario nazionale e i cittadini che necessitano di
cure, è il punto di riferimento e di orientamento nei percorsi della
Sanità.
Ha compiti di tutela della salute individuale dei propri assistiti quali prevenzione, diagnosi, cura, educazione sanitaria.
L’attività del medico di medicina generale non si limita alle visite in ambulatorio o a domicilio , ma prevede altri impegni quali la tenuta della cartella clinica di ogni singolo paziente, l’assistenza programmata ai pazienti infermi, la partecipazione all’attività
distrettuale sotto forma di commissioni o èquipes o gruppi di lavoro,
l’educazione sanitaria ai propri pazienti, l’aggiornamento
professionale e la partecipazione a progetti aziendali.
Collabora con gli altri colleghi del Distretto, dell’Ospedale o della stessa medicina di base attraverso le varie forme associative.
Il Medico opera dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dei giorni feriali e dalle 8.00 alle 10.00 dei giorni prefestivi. L’orario è distribuito tra attività ambulatoriale, domiciliare e disponibilità.
Nei restanti orari della giornata è disponibile il Medico addetto al Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) dislocato in sedi opportuno all’interno del territorio della ulss. Nella
giornata di sabato non svolge attività ambulatoriale, nelle giornate
prefestive effettua attività solo se svolta ordinariamente al mattino.
Visita domiciliare
La
visita a domicilio, garantita solo in caso di non trasferibilità del
paziente in ambulatorio va correttamente richiesta entro le ore 10.00
del mattino e va di norma soddisfatta in giornata; oltre le ore 10.00 la
visita verrà effettuata entro le ore 12.00 del giorno successivo.
L’attività del Medico è una attività programmata che esula dall’emergenza, per la quale bisogna rivolgersi al 118.
Come è naturale che sia ogni medico ha fissato un orario di ambulatorio, ad essere meno naturale è il fatto che sempre più medici non solo si rifiutino di effettuare le visite domiciliari, ma obblighino di fatto i pazienti a "prenotare" l'incontro.
Come se fosse possibile programmare una malattia, la necessità di ottenere un certificato medico per l'assenza dal lavoro.
Come se, in caso di dubbio, fosse facile decidere se il malessere di una persona anziana e già malata sia un'urgenza oppure no: a nessuno viene in mente di chiamare il 118 per niente e la risposta "Veda come va e caso mai chiami l'ambulanza" senza aver visto il paziente non è esattamente professionale.
So da me che la stragrande maggioranza dei medici lavora tanto, con passione e dedizione, che i medici stessi lamentano, giustamente, di essere oberati di impegni che poco hanno a che fare con la loro professione, di sentirsi trasformati da medici in scribacchini, ma in tutto questo, a rimetterci, sono sempre i pazienti ed i loro familiari.
Ancora una volta la palla passa alla politica locale, agli amministratori che devono garantire un servizio adeguato, punendo qualche furbetto e salvaguardando, innanzi tutto, la salute.
La gestione dell'ULSS non può essere un mero fatto di poltrone.
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