Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

sabato 7 dicembre 2013

L'8 dicembre votiamo col cuore

Sono orgogliosa di far parte di una grande comunità, il Partito Democratico, dove si discute, a volte ci si accapiglia, ma dove comunque ciascuno può e deve portare il proprio contributo.
Quello di domani è un grande appuntamento: i democratici ed i loro elettori scelgono chi guiderà questo partito nei prossimi quattro anni. Questo partito, appunto.
Un partito è una comunità di persone in cui le donne e gli uomini che ci stanno sanno chi sono e sanno soprattutto da che parte stare.
Noi non possiamo essere neutrali di fronte ad un mondo, un'Europa e un'Italia in cui i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre di più e sempre più poveri, in cui scuola, istruzione, ricerca, lavoro hanno perso il proprio valore, in cui la finanza conta più del lavoro, i soldi facili più della salvaguardia del paesaggio e della salute, in cui anche le persone il loro corpo la loro coscienza sono merce di scambio.
Le parole uguaglianza, giustizia, DIGNITA', pari opportunità, rispetto, coscienza, etica non sono parole neutrali. Non lo sono per la sinistra che, come ci ha ricordato Gianni Cuperlo, non è nata per correggere la punteggiatura della destra.
Noi siamo un'altra cosa.
Vorrebbero farci tornare indietro di decenni, rinunciare a diritti che sono costati sangue e sudore, ributtare sulle spalle dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani il peso di una crisi che è anche crisi di valori, di etica, di rispetto.
Sono quindi orgogliosa di essere nella lista per l'Assemblea Nazionale del PD che appoggia Gianni Cuperlo.
Per la rivoluzione della dignità. Per un partito che non deve essere un comitato elettorale ma una comunità, di pensiero e di lotta. Perché la priorità è il lavoro: quello che manca e quello che se c'è è precario, sottopagato, sfruttato.
Isabella Gianelloni

APPELLO AL VOTO DI GIANNI CUPERLO
Per noi la priorità è il lavoro, con un piano straordinario per l’occupazione giovanile e femminile e un programma di investimenti per la messa  in sicurezza del territorio e delle scuole.
Siamo convinti  che la Riforma Fornero vada cambiata, perché ha creato forti iniquità a partire dalla grande vergogna degli esodati.
Non è attraverso il rigore e l’austerità o con tagli lineari alla spesa pubblica che rimetteremo in moto la nostra economia, al contrario dobbiamo rilanciare l’occupazione, i redditi, i consumi.
Noi vogliamo aumentare le risorse per gli assi portanti della nostra società: la scuola, l’università e la ricerca.
Non sono i pensionati il problema di questo paese, al contrario vanno sostenute le  fasce sociali che hanno già pagato il prezzo della crisi, le stesse persone che hanno garantito la tenuta sociale delle nostre comunità.
Dobbiamo guardare al Sud come una grande questione nazionale e un’occasione di crescita per l’intero Paese e per l’Europa.
Il cambiamento non può che nascere dal rispetto del valore della persona, da una nuova stagione dei diritti umani e civili, dalla tutela di tutte le forme di convivenza e delle coppie gay, dalla libertà delle donne e dalla parità in ogni settore della società.
Noi vogliamo un Pd che riscopra l’orgoglio, la passione, i principi della sinistra.
Noi non siamo il volto buono della destra, noi siamo la sinistra del tempo nuovo.
Un partito che si impegni a ricostruire un rapporto di fiducia con le forze più dinamiche della società, della legalità, del civismo, le associazioni, i movimenti, tutti quelli che hanno fatto in questi anni barriera al declino economico e culturale del paese.
La sinistra non è una pagina della storia passata di questo Paese, come qualcuno vuole raccontare. La sinistra è l`anima di questo progetto, è l’elemento che gli dà senso.
La giornata dell’8 dicembre deve servire a dire questo, non solo a incoronare un leader.
Senza un partito forte alle spalle, nessun Governo da solo è in grado di cambiare l’Italia.
Il Partito Democratico ha bisogno di un Segretario che si dedichi, a tempo pieno, a ricostruire il legame con la società sulla base di una visione del futuro che non sia solo un programma di Governo.
Il partito non può essere un trampolino di lancio per un altro incarico, ma un impegno, una missione a cui dedicarsi senza riserve.
Il PD deve cambiare radicalmente partendo dal suo modo di stare tra le donne e gli uomini che sceglie di rappresentare, a cui vuole dare voce e potere.
Dobbiamo darci a ogni livello organismi dirigenti profondamente rinnovati, più snelli e autorevoli.
Dobbiamo valorizzare il pluralismo, ma contrastare il correntismo, privilegiando sempre passione, impegno, competenza.
Dobbiamo dare potere e risorse, anche finanziarie, ai nostri circoli, come luogo di organizzazione della democrazia, e come luogo di apertura al molto di buono che c’è fuori da noi, ai movimenti, alla rete del civismo, della solidarietà, delle autonomie locali.
Dobbiamo costruire un partito che metta davanti a tutto l’etica e l’onestà, eliminando i doppi e tripli incarichi come un atto di moralità e trasparenza.
Un partito comunità, aperto, intelligente, capace di progettare il futuro e  di metterci al servizio della rivoluzione della dignità.

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