Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 15 dicembre 2013

#giovani Il rispetto va dimostrato, non solo chiesto

A Conegliano ogni tanto una buona notizia. Anzi due. Se sommate al credito d'imposta per l'acquisto di libri deciso dal Governo fanno tre. Possiamo ricominciare a sperare?
Sabato 14 dicembre i neo-diciottenni della città hanno ricevuto, con cerimonia solenne, una copia della Costituzione quale omaggio per la loro conquista del pieno diritto di cittadinanza.
Martedì 17 dicembre alle 9 si terrà una seduta del Consiglio Comunale dedicata ai ragazzi. Alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle terze della scuola secondaria di primo grado di Conegliano hanno lavorato al progetto "La cosa di tutti è di ognuno".
Tutti insieme hanno presentato un'interpellanza sulla Biblioteca Comunale, un'interrogazione per chiedere un luogo di incontro per i giovani, una complessa mozione articolata in tre punti: Scuola sicura, aperta e pulita; Manutenzione e miglioramento degli arredi e dei servizi pubblici; Biblioteca: non solo libri.
Due belle occasioni per vedere facce nuove, belle, giovani entrare nel "palazzo": i più grandi magari hanno già qualche remora, ascoltano i TG e i loro genitori, discutono in classe l'attualità di un Paese che pare avere scordato il debito che ha nei confronti delle nuove generazioni.
I più piccoli saranno magari un po' intimoriti ma hanno dalla loro parte la freschezza, la volontà, la speranza.
Ieri i nuovi maggiorenni hanno ascoltato un altissimo discorso incentrato sul valore della nostra Costituzione, sui diritti inviolabili degli esseri umani da essa sanciti, sullo strettissimo intreccio fra diritti e doveri di ciascuno.
Martedì gli alunni ascolteranno ciò che gli adulti risponderanno loro: mi auguro che non vengano liquidati con un sorriso, quello che si riserva alle persone semplici, autentiche ma che, si sa, alla fine non contano.
Le proposte che i ragazzi illustreranno sono concrete e fattibili ma per essere realizzate necessitano di due ingredienti fondamentali: volontà politica (q.b.) e un pizzico di fantasia.
Ai giovani va insegnato il rispetto: il primo passo è rispettarli. Gli insegnanti trascorrono anni ad instillare negli allievi capacità critica, nozioni, coscienza di sé e della comunità in cui vivono.
Il loro lavoro va rispettato, così come l'analisi della realtà che riguarda la gioventù nella nostra città e le proposte.
Non mi stancherò mai di dire che una comunità pensata su misura dei più deboli, dei più piccoli, non può che risultare migliore anche per i più forti, i più attrezzati, i più grandi.
La politica deve ritrovare, ad ogni livello, la sua funzione pedagogica ed educativa, innanzi tutto mantendendo ciò che promette. Proprio come fanno le famiglie che danno il buon esempio.
In molte città d'Italia esiste un vero e proprio Consiglio Comunale dei ragazzi, che si riunisce periodicamente e che dialoga con gli amministratori, verificando proposte, idee, fattibilità: penso che sarebbe una buona idea dare vita anche a Conegliano ad un'esperienza di dialogo continuo con i ragazzi delle scuole cittadine.
Gli adulti e la città tutta non potrebbero che trarne vantaggio: non dimentichiamo che il denaro meglio speso è quello che fa crescere culturalmente e intellettualmente i cittadini, ne sviluppa il senso della comunità, della socialità, la voglia di essere protagonisti delle scelte future. A partire proprio dall'infanzia.
Isabella Gianelloni



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