Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 1 dicembre 2013

Adottiamo il Brolo di San Francesco e le mura di Conegliano!

Ci risiamo. E' passato un altro anno e la proroga della concessione in uso del Brolo di San Francesco è giunta alla scadenza senza che nessuno nel frattempo abbia pensato a cosa fare.
L'Amministrazione ha pubblicato il bando per il nuovo affidamento quadriennale, con scadenza 16 dicembre, destinato ad associazioni o raggruppamenti di queste.
Mi chiedo quale associazione sarà in grado di mettere in pratica tutto ciò che si chiede e che (giustamente) è necessario per mantenere in efficienza un sito così importante.
Senza parlare della parte botanica (in questo i soci di Italia Nostra negli anni scorsi sono stati a dir poco encomiabili), dello sfalcio dell'erba, della pulizia, della manutenzione della casetta, dell'apertura nei fine settimana e per i gruppi di visitatori (...) nel bando si cita l'obbligo di monitorare lo stato di conservazione ed eseguire la manutenzione del tratto delle mura della Castagnera prospicienti il Brolo dall’estremità nord dell’area all’angolo nord dell’ala settecentesca dell’ex Convento di S. Francesco.
Ci risiamo anche con il pressappoco che impera in questa città: le mura trecentesche devono essere monitorate e soprattutto manutenute da chi ne ha le competenze!
Il tratto di mura a fianco del Convento di San Francesco è pericolante, lo sappiamo bene; le mura del lato ovest splendidamente restaurate sono chiuse e attaccate da nuove piante infestanti (altro che i fili d'erba che i volontari possono togliere dal Brolo, sperando che rimangano quelle bellissime piante di cappero); da anni si denuncia il fatto che le mura del versante nord (dietro al ristorante del Castello) rischiano di crollare.
Il Partito Democratico ha presentato al Consiglio Comunale una mozione per migliorare la tutela dei beni archeologici e architettonici della nostra città. Vedremo se ancora una volta la maggioranza farà finta di niente, votando contro per partito preso.
Nel frattempo un patrimonio unico, millenario, rischia il completo degrado: non possiamo occuparcene a pezzettini, staccando un pezzo dall'altro.
La città murata di Giambattista Cima rischia di diventare solo un bel ricordo: chiedo che l'Amministrazione Comunale coinvolga tutte le associazioni culturali e ambientali del territorio, la Soprintendenza, il Consiglio Provinciale, la Regione Veneto, il Ministero per i Beni Culturali, il Fondo per l'Ambiente Italiano, le Università per adottare, tutti insieme, l'intero complesso che costituiva il nucleo della nostra città e farlo diventare patrimonio d'Europa. Usiamo, per una volta, il marchio del Prosecco per un grande progetto di salvaguardia e sviluppo, con l'utilizzo delle immense risorse culturali e professionali che abbiamo.
Con il pressappoco non si va da nessuna parte.


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