Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 1 agosto 2021

Decoro e promesse fatte a vanvera #Conegliano

Correva l'anno 2015 e, come era ormai prassi a Conegliano, vennero tagliati i pini marittimi di Viale Gorizia.

Le motivazioni? Sempre le stesse: le radici degli alberi rovinavano il manto stradale e si trasformavano in un serio pericolo di incidenti.

Si disse che di lì a poco si sarebbe provveduto a rifare i marciapiedi, rimettere in sesto la strada e, manco a dirlo, quello che si chiama "viale" riavrebbe avuto i suoi alberi, però con piante senza radici affioranti.

Sono trascorsi sei anni e... il marciapiedi sul lato destro della strada (salendo) è un disastro tra pali della luce, passi carrai e buche varie, l'altro lato versa in condizioni pietose, tra le altre cose manca quella bella ombra che in estate rende le vie più piacevoli il letto del Rujo, pieno di erbacce cresciute rigogliose, è utile per le tane delle pantegane, in attesa, magari, di un'abbondante pioggia per fuoriuscire.

Una delle ultime delibere del Commissario Prefettizio dà il via a lavori di manutenzione di strade e marciapiedi vari in città, tra gli altri un tratto di Viale Gorizia.

Quella strada è molto frequentata, sia da automobilisti che la usano spesso come scorciatoia per evitare il centro sia da pedoni che volentieri percorrono quello che comunemente viene chiamato "giro del castello", all'inizio c'è il ponticello che collega con i giardinetti di Via Brigata Marche, poco prima dell'inizio di Via Benedetto Croce c'è il Cimitero degli Ebrei, che ultimamente viene valorizzato, e giustamente: perché nessuno ha provveduto fino ad ora a mantenere le promesse?

Ovviamente si è pensato, come in altri luoghi di Conegliano, che prima di tutto andassero tolti gli alberi, il resto chissà.

Pensieri distorti, incuranti dell'ambiente, della bellezza e del famoso decoro di cui si parla tanto, molto spesso a vanvera.




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