Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 11 luglio 2019

Forti con i deboli? Troppo facile

Caro Ferraresi, confesso che pensavo a un refuso del giornalista, ma così non è: DASPO per due persone stese su un giaciglio di fortuna, pensavo che parole simili arrivassero da altre parti politiche...
Una volta ci insegnavano, tra le altre cose, che nascondere la polvere sotto il tappeto non è solo inutile, ma anche dannoso.
Potremmo andare avanti con altre metafore, come quelle della testa sotto la sabbia e via proverbiando.
Sgombrando il campo da interpretazioni sbagliate del mio pensiero, preciso che non piacciono nemmeno a me i giacigli di fortuna, la sporcizia, l'abbandono, l'eventuale disturbo ai residenti (e ti assicuro che abitando in centro storico di disturbo e deiezioni umane me ne intendo, ma si tratta di gente con comode case in cui dormire), meno ancora però mi piace l'idea che delle persone si ritrovino a dormire, letteralmente, sotto un ponte.
Cerco di andare con ordine.
1. Due persone, forse extracomunitarie, hanno trovato un riparo di fortuna. Identificare le persone spetta alle forze dell'ordine, che, nel caso, potrebbero essere state chiamate da chi le avesse viste dormire. Nel caso in cui quelle persone avessero disturbato la quiete o compiuto atti poco consoni o violenti ancora di più sarebbe stato il caso di chiamare carabinieri, polizia o chi per essi.
2. Cosa facciano durante la giornata è da scoprire. Vediamo un po': potrebbero essere direttori di banca, primari ospedalieri, titolari di uno studio professionale che vogliono provare l'ebbrezza di dormire sotto le stelle? Propenderei per una soluzione diversa: vuoi vedere che sono persone senza fissa dimora che magari chiedono la carità? Lo so, non sono belli da vedere ma esistono da sempre. Qualcuno, in tante città italiane ha ormai pensato che la soluzione migliore sia picchiarli o dare loro fuoco, ovviamente so che non la pensi così, ma una volta scacciati dove andranno?
3. Occupano spazi per dormire in pubblico? Esattamente a cosa sono destinati quegli spazi? Vogliamo chiedere una quota per l'occupazione di suolo pubblico, come i plateatici dei bar? Non scherziamo.
4. La cosa più fastidiosa riguarda forse il fatto che i due malcapitati contrastano con un territorio Patrimonio dell'Umanità. A contrastare con l'umanità è la povertà, questo è sicuro, forse servono investimenti per dare un tetto a queste persone. Soprattutto serve capire bene chi sono, perché si trovano in quella situazione e tante altre cose che i nostri servizi sociali sono ben preparati a fare e, tra le altre cose, fanno ogni giorno.
5. Attenzione, povertà non fa per forza rima con criminalità: i ragazzotti che tendevano a stazionare al Biscione (a proposito, dove sono finiti?) tutto sono fuorché homeless, sono spesso dotati di abiti alla moda e cellulari di ultima generazione.

Caro collega Ferraresi, da una persona come te mi sarei aspettata, invece dell'invocazione di un generico DASPO per persone che nemmeno conosci, un appello per capire se sono cittadini coneglianesi oppure no, se i nostri servizi sociali sono già stati allertati, se per caso la Croce Rossa è già passata di là (girano anche di notte per portare conforto ai cosiddetti barboni), se fanno parte di quelli che ogni tanto si fanno una doccia a Casa Fenzi (altra cosa che un consigliere comunale dovrebbe sapere bene), se la Caritas o qualche parrocchia magari se ne sta già occupando oppure potrebbe farlo a partire da adesso...
Scagliarsi per partito preso contro i più emarginati non mi pare un grande gesto, tutt'altro.

7 commenti:

  1. E perché non ci va lei sognara giannelloni a vedere chi sono. Non è difficile e ci impiega meno tempo che ha scrivere le banalità che ha scritto. Ma non credo che avrà il fegato di andare lì se già il centro storico le sembra una giungla. Io invece in zone come quel ponte ci vado spesso, per dovere, a fare un lavoro che lei non farebbe neanche per il doppio di quello che guadagno.

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  2. Oppure potrebbe ancora più facilmente chiedere informazioni alla polizia, ai carabinieri, alla polizza locale o alla finanza che con i loro agenti sono spesso sotto quel ponte, o altri ponti. Ma non farà neanche questo perché preferisce restare attaccata alle sue convinzioni. Perché solo convinzioni sono, non idee ne ideologie, magari il PD ne avesse ancora.

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  3. Le rispondo, signor sconosciuto, solo per qualche puntualizzazione. Non ho detto che il centro è una giungla, ma che so cosa sono gli schiamazzi notturni e ciò che gli "umani" lasciano dopo il loro passaggio, segno che gli imbecilli appartengono a ogni etnia e strato sociale.
    In secondo luogo nel post ho detto al consigliere Ferraresi che un consigliere comunale, prima di sparare sul giornale, farebbe bene a informarsi con le forze dell'ordine, i servizi sociali eccetera, come, modestamente ma senza urlarlo sui giornali, faccio quando vengo a conoscenza di fatti simili.
    Devo anche dire che ho esordito dicendo che mettere la polvere sotto il tappeto è inutile: disadattati, emarginati di vario ordine e grado purtroppo esistono, scacciandoli da Campolongo li troveremmo a Parè o qualche km più in là. A meno di decidere per l'eliminazione fisica (mi pare però un filo nazista, come cosa) i problemi bisogna affrontarli e, se possibile, trovare delle soluzioni. Facile? No, ovviamente, ma compito della politica è appunto questo.
    Tra le altre cose so che in quel luogo ci sono persone che si alternano nel dormire sotto il ponte ormai da anni, concordo, e l'ho scritto, sul fatto che non sia una bella cosa né tanto meno decorosa, ma sbraitare di Daspo facendo intendere di non sapere nemmeno chi siano quelle persone mi pare davvero troppo. Ripeto, con la pancia non si ottiene niente, se non altri disastri, usando la razionalità (a volte unita a un po' di compassione umana) qualcosa si può fare.
    Per sua conoscenza, come faccio spesso(e, ripeto, non lo grido ai quattro venti per un paio di preferenze in più)ho parlato della questione specifica con chi di dovere.
    Buona giornata chiunque lei sia.

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    1. Mi scusi se sono risultato sconosciuto pensavo che il mio nome fosse palesato in qualche modo. Purtroppo non sono abituato a confrontarmi con le persone tramite i social,non ne conosco bene i meccanismi e per questo chiedo venia. Mi chiamo Manuel Naro e sono un agente di Polizia locale del comune di Conegliano. Posso assicurarle che Ferraresi si è informato e auspico che lo faccia anche lei in futuro perché non fa bene solo a lei ma anche a noi operatori condividere le informazioni con i politici e la cittadinanza per trovare soluzioni condivise ai problemi e non perdere tempo a spararci adesso tra cittadini. Il daspo urbano è uno strumento sicuramente non risolutivo ma attualmente l unico che abbiamo da utilizzare. Oltretutto, mi scusi la puntualizzazione, è un istituto voluto da Minniti e che porta il suo nome, decreto Minniti appunto, quindi non capisco il suo sdegno.

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    2. Mi sembra che non ho nulla da aggiungere per chiarire il fatto che prima di scrivere mi informo, lo so che voi cara Isabella ritenete che sia solo una vostra prerogativa l'informazione, ma non è così.....

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    3. Il consigliere della Lega Ferraresi si fa sempre riconoscere cosi a conegliano come a Roma i grilli si sono trasformati da nessuno deve rimanere indietro in cacciamoli tutti, il cambiamento in peggio

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