Lo scorso 31 maggio il Sindaco Chies mi ha chiesto scusa per il ritardo nella risposta alla mia interrogazione sulla sicurezza e il futuro della Scuola Cima e San Francesco.
L'interrogazione, che riporto in calce ancora una volta, è dello scorso 16 aprile...
Tra le altre cose nella stessa seduta del consiglio comunale il Sindaco, rispondendo al mio intervento sulla variazione di bilancio, ha affermato quanto segue:
"Parliamo delle scuole. Io due minuti vorrei dedicarli veramente alle scuole perché tanto ho sentito parlare negli ultimi mesi della Scuola Cima. Mi scuso, tra l’altro, con la Consigliera Gianelloni per il ritardo nella risposta, ma oggi vediamo a bilancio 55 mila euro per la Scuola San Francesco, questo perché? Perché c’è un problema di sfondellamento nei solai e questo deve essere assolutamente riparato in tempi brevi. Sono state fatte le analisi statiche con le prove di carico sui solai e non ci sono problemi da questo punto di vista. È arrivata la perizia di vulnerabilità sismica, coefficiente 0,23, comunque lo metteremo a disposizione della Consigliera Gianelloni. Per cui diciamo che siamo andati nella direzione che avevamo promesso quando noi ci siamo insediati come Amministrazione – e ringrazio i Consiglieri di maggioranza che hanno votato il primo bilancio. Abbiamo detto: prendiamo per mano le scuole della città, senza paura facciamo le analisi di vulnerabilità sismica, vediamo la situazione perché anche questa è un’opera di civiltà, e poi decideremo come intervenire. Abbiamo fatto, per adesso, quelle tre Scuole secondarie di primo grado, e metteremo i dati a disposizione di tutti i Consiglieri. E questo, però, denota una cosa, abbiamo detto: al di là di quello che diranno le perizie – che terremo sicuramente in considerazione perché dobbiamo farlo – dobbiamo fare un’analisi razionale di qual è la situazione della città per capire se è possibile fare anche una riorganizzazione scolastica, ma questo si può fare nel
momento in cui avremo il Piano del traffico perché, come diceva lei, Consigliere, non è che noi mettiamo gli edifici a caso, senza pensare come poi fanno i ragazzi a raggiungerli. (...) Non vogliamo assolutamente chiudere la Scuola Cima quest’anno, altrimenti non andremmo a spenderci 55 mila euro".
momento in cui avremo il Piano del traffico perché, come diceva lei, Consigliere, non è che noi mettiamo gli edifici a caso, senza pensare come poi fanno i ragazzi a raggiungerli. (...) Non vogliamo assolutamente chiudere la Scuola Cima quest’anno, altrimenti non andremmo a spenderci 55 mila euro".
Ebbene, dopo le scuse la risposta all'interrogazione non è ancora arrivata, come del resto le perizie.
Il Sindaco dichiara anche che l'Amministrazione terrà in considerazione le perizie... Vorrei ben vedere!
La scuola è finita, e da "radio scarpa" sappiamo che circola insistente l'ipotesi di accorpare le Cima alle Brustolon (ancora...). Fra poco i ragazzi di terza media sosterranno gli esami. Loro mi auguro che saranno tutti promossi, il Sindaco non lo so. Devo ancora vedere i compiti...
Queste le richieste della mia interrogazione (non mi basta l'intervento in Consiglio, che dice ben poco):
- Se le verifiche di staticità e vulnerabilità sismica abbiano già evidenziato criticità tali da ipotizzare la chiusura dei plessi in questione a partire dal prossimo anno scolastico 2018/19;
- Se si preveda che gli eventuali lavori possano essere in parte finanziati con quanto già previsto nel piano triennale delle opere pubbliche;
- Se si intenda tenere conto della necessità di accordare ogni risoluzione riguardante le scuole cittadine ad un Piano del Traffico che deve assolutamente affrontare le criticità e favorire la diminuzione dell'uso indiscriminato delle automobili private;
- Se questa Amministrazione tenga presente il fatto che la presenza delle scuole in determinati quartieri significa anche vita e controllo sociale, aggregazione anche oltre l'orario scolastico;
- Se non si ritengano necessarie le competenze professionali dei dirigenti scolastici e la partecipazione degli organismi collegiali della scuola in scelte di ordine didattico e sociale di così grande importanza.
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