Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 20 giugno 2018

Finzi Contini e dintorni

Oggi pomeriggio sono andata in libreria; chiacchierando con il mio amico Riccardo il discorso è finito sui temi di maturità di oggi: uno dei titoli riportati da tutta la stampa riguarda "Il giardino dei Finzi Contini" di Giorgio Bassani.
Discutevamo, Riccardo ed io, sugli altri titoli, pensando a quale avremmo scelto noi, concludendo che tutti erano davvero belli, c'era l'imbarazzo della scelta: la Costituzione, la solitudine (che bellezza, uno dei temi più cari agli adolescenti e ai giovani in generale, quanta possibilità di convivere con la propria solitudine proprio grazie all'arte e alla letteratura!), la bioetica...
La vera notizia però me l'ha data il libraio: nel pomeriggio di oggi ha venduto le copie del romanzo di Bassani che aveva disponibili.
La scuola allora ha fatto centro: inutile dire che i temi della maturità citano autori non letti durante l'anno scolastico, per fortuna gli scrittori e gli artisti possibili sono centinaia, centinaia e centinaia le opere, migliaia le possibilità date dal momento, dalla preferenza dei singoli docenti (la libertà didattica per fortuna esiste), dall'occasione che si crea in un luogo magico e misterioso che si chiama classe.
È un posto, un luogo vero, perché unico e irripetibile, dove accadono cose incredibili, dove chi insegna e chi apprende stabiliscono un rapporto di reciproca istruzione, di scambio continuo, il cui fine non è tanto e non solo la trasmissione di conoscenze e nozioni, ma proprio la sollecitazione della curiosità, la formazione di tanti novelli Ulisse che non vogliano viver come bruti, ma cercare soluzioni, aprirsi a ciò che non conoscono, non smettere mai di pensare, imparare, formarsi.
Ebbene, se in tante città e paesi d'Italia oggi tanti giovani sono andati a comprarsi una copia dei Finzi Contini vuol dire che la scuola ha compiuto il proprio dovere: tutti domandano un sacco di cose a una istituzione che rimane, con tutti i suoi problemi, un'agenzia libera ed efficace in questo tormentato passaggio storico, lei nel frattempo continua a formare le coscienze, nel senso che fornisce ai ragazzi gli strumenti per crescere. Quel libro, il passo bellissimo riportato nella traccia d'esame, sono serviti da stimolo per ragionare, capire, informarsi, innamorarsi magari della scrittura.
È qualcosa di incommensurabilmente importante, è ciò che si chiama creare le premesse per il futuro: un domani fatto non di automi o scimmie ammaestrate, ma di esseri umani pensanti, capaci di mettere noi e se stessi in discussione. 
È meraviglioso, questo sì, ed è ciò che continua a dare speranza.
Speranza che non può che incarnarsi nei giovani: diamo loro la fiducia che meritano, sollecitiamoli a pensare, porsi domande, non accettare a capo chino le soluzioni più facili.
Infine, davvero, grazie a chi ha immaginato le tracce per questa maturità, che si svolge in un periodo così complicato e irto di domande inquietanti.
Continuiamo a credere nella scuola, è ancora uno dei luoghi migliori del nostro Paese.




5 commenti:

  1. Bella riflessione. Consiglierei la lettura di altri testi di Bassani tipo gli occhiali d'oro

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  2. Intenso e sensibile, lascia anche spazio alla speranza, così rara al giorno d'oggi

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