Ti hanno offesa, vilipesa, addirittura tradita. Tanti hanno fatto finta di amarti tramando alle tue spalle, sotto sotto hanno pensato alle grandi e irripetibili occasioni che hai offerto loro per sfruttarti, costruendo poteri immeritati; tanti ancora oggi ti disprezzano senza pensare che è grazie a te se possono parlare liberamente, se, e qui anche io ti tirerei le orecchie, senza preparazione, serietà e abnegazione riescono a ottenere ruoli che non spetterebbero loro.
Tanti, tantissimi, ti servono ogni giorno facendo, ciascuno per quanto può e deve, del loro meglio.
Ci sono le forze dell'ordine e i magistrati, i tanti funzionari e impiegati dello stato, gli insegnanti e i medici, gli infermieri, gli artisti, i sindaci e gli amministratori di maggioranza e di opposizione, gli imprenditori e i lavoratori di ogni settore, i pastori e gli intellettuali con la schiena dritta, i giornalisti e i contadini, i pensionati e i ragazzi (sempre di meno, purtroppo, per fortuna ci sono tanti piccoli nuovi italiani che arrivano da altre parti), gli sportivi e tutti noi.
Tutti noi che siamo orgogliosi di essere italiani, di appartenere a una Repubblica con tanti difetti ma salda nel suo sapersi rispettare.
Sopra a tutti, a rappresentarci tutti insieme, due simboli.
Per primo il tricolore, sacro per ognuno, che va onorato e rispettato e non vilipeso, davanti al quale dobbiamo stare in rispettoso silenzio o cantando quell'inno che, ricordiamolo, è stato composto da un giovane che ha versato il proprio sangue sognando l'Italia unita e libera.
Ultimo, ma primo nei miei pensieri di oggi e di questi ultimi giorni, il Presidente della Repubblica, un uomo che lavora senza clamore, che tiene salda la barra delle regole, che sa mostrare comprensione e fermezza. Tiene con sé un'arma finora infallibile, la Costituzione. Non finiremo mai di ringraziare le madri e i padri costituenti per il capolavoro che hanno saputo regalarci, quel testo bellissimo e chiaro, che troppo spesso viene sventolato senza averlo letto per poi, con ignobili giravolte, pensare di stravolgerlo e farne carta straccia.
Stamattina sto guardando Sergio Mattarella, il nostro Presidente ai Fori Imperiali: dietro al suo sorriso timido e a quegli occhi chiari si nasconde una roccia, ferma nel difendere tutti noi.
Auguri, Presidente Mattarella, Buon 2 giugno a lei che tutti insieme ci rappresenta, e grazie, un grazie sincero e di cuore.
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