Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 25 marzo 2015

Grazie agli amici marchigiani



Gilberto conosce uno ad uno i suoi concittadini, li ha chiamati e coinvolti. Massa Fermana non è un nome famoso per la maggior parte delle persone, tranne nel caso in cui si amino alla follia le Marche oppure si commerci in cappelli. Mille anime abbarbicate su una collina adagiata fra le altre a comporre un paesaggio di struggente bellezza. La prima volta che sono stata qui, 5 anni fa, ho riassunto così questo piccolo comune: 1000 abitanti, 4 musei.
Se l'Italia ha una storia lunghissima, i Piceni amano ricordare che la loro civiltà esisteva ben prima di quella di Roma..., amano farci sapere che qui ogni paese, anche il più piccolo, conserva tracce preziose e gelosamente conservate: rocche, monasteri, dipinti, mura fortificate da cui ci si affaccia a sentire l'aria che arriva dal mare, poco lontano.
Nel ricordo di Ada Natali, primo Sindaco donna d'Italia proprio qui, la presentazione del mio saggio "Cara contessa. Le donne e il fascismo", avvenuta la sera di sabato 21 marzo si è trasformata in un grande abbraccio nei miei confronti.
La piccola Sala Consiliare del Comune, con un antichissimo coro ligneo del vicino ex convento francescano, era gremita di gente, di tanti giovani che tengono vivo e denso di futuro un luogo che altrove parrebbe abbandonato, di tante giovani donne che fanno sperare nel domani.
L'infaticabile Giuliano Persechini mi ha fatto notare che la scrivania a cui eravamo seduti era la stessa di Ada Natali sindaco, il professor Carlo Verducci ha tenuto una relazione interessante, arguta e davvero lusinghiera nei confronti del mio lavoro.
Vedere un Sindaco, Gilberto Caraceni, che orgogliosamente distribuisce libri ai propri concittadini non è cosa di tutti i giorni.
Una giornata intensa, quella di sabato scorso, tutta proiettata nel Fermano.













A Fermo, nella prestigiosa sede dell'antichissima Società Operaia di Mutuo Soccorso, sotto lo sguardo vigile di Mazzini, Leopardi e Garibaldi abbiamo parlato di donne, fascismo, politica, con uno sguardo rivolto all'oggi. Ho conosciuto persone appassionate e convinte, ancora oggi, del valore della mutualità e dell'aiuto reciproco, Carlo Pagliacci e Fabrizio Concetti sono stati squisiti, Adriana Celestini, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, è venuta apposta da Ancona per dialogare sul mio libro.
Che dire, se non grazie a tutti. Grazie a Gilberto Caraceni, a Giuliano Persechini e a Carlo Verducci, a Carlo Pagliacci e Fabrizio Concetti.
Grazie ai miei amici marchigiani

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