Dopo
l'invio, lo scorso 1 dicembre, di una lettera al Sindaco di
Conegliano ed alla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici del Veneto sullo stato di degrado delle mura lato nord
del Castello, non ho ancora ricevuto nessuna risposta da parte del
primo cittadino della nostra città.
Il 20 gennaio la Sovrintendenza ha
evidenziato al Comune lo stato di degrado delle mura, ricordando
quanto prescritto dal D.Lgs 42/2004: "Lo Stato, le Regioni, gli
altri enti pubblici territoriali nonché ogni altro ente e istituto
pubblico hanno l'obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione
dei beni culturali di loro appartenenza".
Non solo, ricordando che le mura
versano "in stato di pessima conservazione, con pericolo di
crolli e perdita di materiale, senza escludere il pericolo per la
pubblica incolumità", la Sovrintendenza chiede di "predisporre
quanto prima un programma (progetto) riguardante il restauro ed il
consolidamento statico dell'immobile" e comunque di attivare
senza indugio procedure urgenti per evitare ulteriori danni al bene
stesso".
A preoccupare è il silenzio da parte
del Sindaco: se la situazione delle mura è costantemente monitorata
e non ci sono problemi, dopo quasi due mesi avrebbe potuto trovare il
tempo di rispondermi; se ci sono stati passi avanti riguardo ai
progetti di restauro presentati alla Regione, anche in questo caso
avrebbe potuto rispondermi; se sono state già avviate le procedure
per la messa in sicurezza, idem.
Se il problema è come sempre la
mancanza di fondi, che viene continuamente sbandierata, ricordo al
nostro Sindaco che il castello è lì da mille anni e da almeno venti
questa amministrazione si occupa della nostra città: non ho mai
sentito pubblici appelli accorati per coinvolgere i privati, gli
enti, le istituzioni, le associazioni con l'obiettivo di salvare e
restaurare il simbolo di Conegliano.
Se dei privati arrivano a finanziare il
restauro del Colosseo, credo che Conegliano potrebbe almeno cercare
di coinvolgere il FAI, Italia Nostra, grandi aziende private,
istituti bancari, ecc.
La "perla del Veneto" non può
diventare un opaco sassolino.
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