Tutto questo non deve consolarci, ma va tenuto conto che la nostra città è la seconda della provincia, ha sul proprio territorio la stazione ferroviaria e dei pullman, l'ospedale, le scuole e una quantità di servizi: è un dato di fatto che in una società complessa come quella attuale insieme alle grandi opportunità si fanno strada anche comportamenti negativi.
Non possiamo pensare di tornare "al buon tempo andato" (ammesso che sia mai esistito), né di rinchiuderci in un impossibile splendido isolamento.
Rifiuto però categoricamente la narrazione secondo la quale l'ordine pubblico è la prima (se non unica) questione da affrontare a Conegliano. Siamo seri!
Quanto accaduto nei giorni scorsi è grave, gravissimo e i colpevoli vanno puniti.
Compito della politica e del Consiglio comunale credo sia quello della solidarietà alle forze dell'ordine, dell'attenzione continua a quanto avviene sul territorio, del dimostrare unità di intenti per cercare tutti insieme di arginare gli episodi di violenza e attivare, ancora tutti insieme, quelle azioni di prevenzione necessarie per togliere la patina di inviolabilità e forza che pochi sconsiderati si autoconsegnano per attrarre altri giovani.
Facile? Certamente no, ma non è con l'appello a immaginari coprifuoco né con gli urli, le dichiarazioni scomposte, la facile propaganda che si fanno gli interessi della città, di quanti qui vivono, lavorano, studiano e cercano magari di mettere in piedi attività culturali, di svago e di divertimento.
Isabella Gianelloni
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