Post breve per porre una domanda facile facile.
La Costituzione garantisce la libertà di associazione, le associazioni poi si dividono in diverse categorie.
Anche i partiti sono libere associazioni, fondamentali per la gestione democratica del nostro Paese.
Le altre associazioni, più o meno piccole, più o meno famose, sono costituite da volontari che, da un punto di vista personale, la pensano e votano come vogliono, ma nella loro attività associativa si preoccupano di agire per lo scopo dell'associazione.
Fin qui tutto chiaro, mi pare.
Poi, nella pratica quotidiana, le associazioni si interfacciano con la politica: chiedono contributi, presentano progetti, chiedono e a volte ottengono di collaborare.
Anche qui tutto chiaro, mi pare.
Ci hanno però spiegato che la politica, i partiti, non possono intervenire nelle decisioni interne alle associazioni, che devono rimanere libere. Almeno in teoria. Questo ultimo concetto, poi, mi pare chiarissimo.
Per concludere: A Conegliano al momento manca un'amministrazione eletta, non ci sono né sindaco, né assessori e neanche consiglieri comunali. A quale titolo un rappresentante di un partito cittadino, che tra l'altro sta preparando la prossima campagna elettorale, interviene nelle problematiche relative a due associazioni cittadine?
Entrare a gamba tesa non mi pare un atteggiamento corretto. Quanto meno.
Già nei mesi e negli anni scorsi abbiamo assistito a vicende complesse, a polemiche anche dure che hanno investito, oltre tutto, perfino la dignità personale di alcune persone.
Stiamo vivendo momenti difficili, con una pandemia che non molla, difficoltà di rapporti fra le persone, dubbi sul futuro dei progetti, una profondissima crisi di tanti settori economici della nostra città. Era proprio il caso di inoculare un ulteriore elemento virale in un corpo in difficoltà?
Forse vale la pena di usare una citazione popolare: Un bel tacer non fu mai scritto...
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