Visto che di teatro di tratta, non so se sia meglio usare le metafore che il bardo per eccellenza mise in scena quattro secoli fa.
Shakespeare scrisse molte tragedie in cui l'animo umano e il potere vengono messi a nudo, sviscerati con il risultato di mettere in guardia tutti noi sugli effetti finali dei comportamenti, soprattutto dei potenti.
Quel grande però, come del resto i grandi del teatro di ogni epoca, sapeva anche che le nostre piccole miserie, i nostri sotterfugi, le alchimie che i singoli mettono in atto contengono un potenziale esilarante: e qui vengono subito in mente Le allegre comari di Windsor e Tanto rumore per nulla.
Va detto però che accanto all'ironia qualche dubbio ci assale per forza di cose. Da consigliere comunale non posso che avvalermi dei documenti scritti, delle dichiarazioni rese nei luoghi istituzionali deputati.
Alla fine di giugno fuori dal Teatro Accademia non è stato apposto nessun cartello che parlasse di lavori in corso, di manutenzione straordinaria e nemmeno ordinaria (ricordiamo sempre che sono necessarie le approvazioni della Soprintendenza), sono solo scomparsi i tabelloni esterni e i portoni sono stati chiusi. Punto.
Passando per Piazza Cima molti cittadini si sono chiesti quando si sarebbero viste le gru, le impalcature necessarie per i lavori. Nulla di nulla.
Ora, una settimana prima di Ferragosto (la data della delibera comunale è l'8 agosto) la Giunta si è riunita per deliberare sul tema dell'Accademia.
So di essere lunga ma è bene proporre un piccolo riassunto:
- Il 24 giugno in Consiglio Comunale il Sindaco mi disse che "entro 10 giorni (ma anche prima) arriveremo a definire la stagione teatrale 2019-2020". Disse anche, cosa ben più importante, che il Comune sarebbe stato disponibile a trattare con la società "avendo tutto in mano: perizie relative all'immobile e altre cose". Disse anche che l'ente pubblico avrebbe dovuto avere il tempo necessario per ragionare sugli assetti futuri del teatro. Ergo, in quel momento non c'era nulla di concreto.
- Mezz'ora dopo quel Consiglio la Giunta si riunì per deliberare un ulteriore contributo di 18.000 euro per ulteriori spese...
- Ora si scopre che non c'è bisogno di nessuna manutenzione straordinaria, che nel mese di settembre si darà una ripassatina al tetto e poi la stagione partirà il mese successivo, come se nulla fosse accaduto.
Quasi nulla: il Comune ha già deliberato un contributo di 130.000 euro, con tre scadenze prefissate, per assicurare lo svolgimento della prossima stagione teatrale, più, forse, altri 30mila da vedere successivamente.
Alla delibera, che ciascuno può consultare sul sito del Comune, è poi allegato uno schema di "protocollo di intesa" assai interessante.
Qui entra in campo Shakespeare in salsa 3.0: attenti al copia-incolla! Al momento mancano nomi e date, ma alla fine è citato come segretario comunale il dott. Traina, che non lo è è più da mesi! Colpa della fretta ferragostana?
Fra le varie cose, oltre a ribadire che il teatro abbisogna di manutenzioni ordinarie (quindi va tutto bene?), all'articolo 3 si dice che la Società avrà la possibilità di interdire l'accesso al teatro e anche chiudere l'attività per il ripristino di condizioni di sicurezza.
Quali condizioni di sicurezza? C'è qualcosa che non va nella struttura? Nei solai? Nel tetto? Nell'impianto antiincendio?
Mistero. L'unica certezza è lo stanziamento di denaro pubblico senza progetti (non sono citati da nessuna parte, nemmeno quello del tetto), senza accordi sul destino della struttura, nell'incertezza dello svolgimento della stagione.
Signor Sindaco, presenterò un'ulteriore interpellanza, ma nel frattempo è possibile avere qualche certezza in più? Conegliano ha diritto di avere il proprio teatro (che fra l'altro in settembre, sotto le impalcature compirà 150 anni), ma anche di sapere bene come viene speso il denaro di tutti.
Grazie per la risposta.
Va detto però che accanto all'ironia qualche dubbio ci assale per forza di cose. Da consigliere comunale non posso che avvalermi dei documenti scritti, delle dichiarazioni rese nei luoghi istituzionali deputati.
Alla fine di giugno fuori dal Teatro Accademia non è stato apposto nessun cartello che parlasse di lavori in corso, di manutenzione straordinaria e nemmeno ordinaria (ricordiamo sempre che sono necessarie le approvazioni della Soprintendenza), sono solo scomparsi i tabelloni esterni e i portoni sono stati chiusi. Punto.
Passando per Piazza Cima molti cittadini si sono chiesti quando si sarebbero viste le gru, le impalcature necessarie per i lavori. Nulla di nulla.
Ora, una settimana prima di Ferragosto (la data della delibera comunale è l'8 agosto) la Giunta si è riunita per deliberare sul tema dell'Accademia.
So di essere lunga ma è bene proporre un piccolo riassunto:
- Il 24 giugno in Consiglio Comunale il Sindaco mi disse che "entro 10 giorni (ma anche prima) arriveremo a definire la stagione teatrale 2019-2020". Disse anche, cosa ben più importante, che il Comune sarebbe stato disponibile a trattare con la società "avendo tutto in mano: perizie relative all'immobile e altre cose". Disse anche che l'ente pubblico avrebbe dovuto avere il tempo necessario per ragionare sugli assetti futuri del teatro. Ergo, in quel momento non c'era nulla di concreto.
- Mezz'ora dopo quel Consiglio la Giunta si riunì per deliberare un ulteriore contributo di 18.000 euro per ulteriori spese...
- Ora si scopre che non c'è bisogno di nessuna manutenzione straordinaria, che nel mese di settembre si darà una ripassatina al tetto e poi la stagione partirà il mese successivo, come se nulla fosse accaduto.
Quasi nulla: il Comune ha già deliberato un contributo di 130.000 euro, con tre scadenze prefissate, per assicurare lo svolgimento della prossima stagione teatrale, più, forse, altri 30mila da vedere successivamente.
Alla delibera, che ciascuno può consultare sul sito del Comune, è poi allegato uno schema di "protocollo di intesa" assai interessante.
Qui entra in campo Shakespeare in salsa 3.0: attenti al copia-incolla! Al momento mancano nomi e date, ma alla fine è citato come segretario comunale il dott. Traina, che non lo è è più da mesi! Colpa della fretta ferragostana?
Fra le varie cose, oltre a ribadire che il teatro abbisogna di manutenzioni ordinarie (quindi va tutto bene?), all'articolo 3 si dice che la Società avrà la possibilità di interdire l'accesso al teatro e anche chiudere l'attività per il ripristino di condizioni di sicurezza.
Quali condizioni di sicurezza? C'è qualcosa che non va nella struttura? Nei solai? Nel tetto? Nell'impianto antiincendio?
Mistero. L'unica certezza è lo stanziamento di denaro pubblico senza progetti (non sono citati da nessuna parte, nemmeno quello del tetto), senza accordi sul destino della struttura, nell'incertezza dello svolgimento della stagione.
Signor Sindaco, presenterò un'ulteriore interpellanza, ma nel frattempo è possibile avere qualche certezza in più? Conegliano ha diritto di avere il proprio teatro (che fra l'altro in settembre, sotto le impalcature compirà 150 anni), ma anche di sapere bene come viene speso il denaro di tutti.
Grazie per la risposta.
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