La libertà di opinioni e idee è sacra, ma dovrebbe essere seguita dalla coerenza, altrimenti assume altri nomi, che preferisco non esplicitare.
Facciamo un esempio: dal 2007 nei cassetti del Comune di Conegliano giacciono i progetti per il restauro e la riqualificazione dell'area del castello. A parte le mura lato ovest (che fra l'altro non si vedono più a causa della vegetazione ricresciuta e che nessuno taglia), tutto il resto è rimasto lettera morta, a parte il funesto tentativo di costruire un ristorante, le cui vicissitudini sono note a molti.
Oggi gli alpini del Gruppo Ogliano e del Gruppo Maset stanno terminando la pulizia del sentiero che da villa Canello raggiunge la Porta del Soccorso in castello, con la consueta generosità e capacità che li contraddistingue, ma su quest'opera va ristabilita un minimo di verità.
Il progetto è quello già approvato e giacente in Comune dal 2007; il progettista, arch. Sergio Vendrame, si è prestato gratuitamente a sovraintendere ai lavori e alla parte burocratica, altre associazioni, a partire dalla Piccola Comunità e dalla Pro Loco, insieme al CAI ed altre, da anni hanno appoggiato l'idea di DONARE, tutti insieme, un lavoro alla città intera.
Tutto questo perché qualcuno, nell'ormai lontano 2014, ha lanciato l'idea di realizzare in maniera volontaria ciò che per mille motivi restava fermo, di coinvolgere il Comune nell'offerta ai Coneglianesi e ai turisti di un percorso splendido, da fare tutto a piedi e in sicurezza, sotto le mura del nostro castello.
Sono state tante le riunioni dalle quali, poco alla volta, è uscito il gruppo di lavoro concreto: avendone seguite un buon numero in qualità di consigliere comunale posso affermare che proprio quelli che oggi, parte della maggioranza uscente e rientrante fra i banchi del consiglio comunale, si intestano oggi questo sentiero, sono quelli che hanno fatto di tutto perché non venisse realizzato, opponendosi e frapponendosi nei modi più vari, ostacolando e cambiando discorso più volte. Oggi, almeno, farebbero bene a tacere. Se invece sono stati conquistati alla causa dell'ambiente e della condivisione con la comunità ne sono felice: sono convinta che lo dichiareranno.
Se il sentiero vedrà finalmente la luce entro poco, il merito va sicuramente a chi ha lavorato concretamente, ma soprattutto a chi ci ha creduto caparbiamente, non ha mai mollato la presa pensando che si trattasse di un'opera per tutti, per la città intera, per la cui costruzione fosse necessario l'appoggio dell'amministrazione comunale, proprietaria dell'area interessata.
Grazie, quindi, al Comitato per il Parco del Castello e al suo Presidente Gianfranco Losego, che per anni ha riunito tutti, senza tralasciare mai nessuno, anche quelli che avevano paura di un "sentiero del PD".
Saremo tutti felici di inaugurarlo, neo Sindaco in testa, con annessi consiglieri e/o assessori, anche quelli che erano contrari.
P.S. Caro Sindaco Chies, visto che il suo slogan elettorale riguardava la pulizia, le faccio presente che stamattina verso le 11 sono passata in Galleria Dalla Zentil: faceva letteralmente schifo. Bicchieri rovesciati, vino appiccicoso qua e là, macchie rosse, forse di gelati, forse di frutta, forse di non so che cosa. Una vera indecenza. In attesa di fantasmagorici progetti per la pulizia e di vedere sguinzagliati consiglieri e assessori in città, la SAVNO mette a disposizione di chiunque lo chieda scope, guanti e ramazze (li ha forniti, su richiesta, anche al PD quando abbiamo pulito l'Amerigo Vespucci). Forse in Comune c'è qualche secchio utilizzabile per acqua e stracci.
Grazie Isabella, una presa di posizione puntuale che mi fa piacere e credo farà piacere a tutti quelli che, senza discriminazione alcuna, si sono impegnati con me per la realizzazione di un'opera che arricchisce la nostra città e contribuisce a creare un ulteriore passo verso il recupero e la valorizzazione del castello, simbolo della ns. città.
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