Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 28 maggio 2017

Triste dire "l'avevamo detto"

È triste dover dire "L'avevamo detto", ma quando i nodi vengono davvero al pettine tacere per decenza è forse peggio che affermare, comunque, il proprio pensiero.
La campagna elettorale è quel periodo nel quale qualunque pensiero viene letto in funzione personale, elettorale appunto, ma quando si è coerenti la verità risulta ancora più forte.
I giornali di oggi riportano due notizie, una gravissima e l'altra meno grave ma ugualmente significativa di come Conegliano è stata governata negli ultimi anni.
Una coincidenza tremenda quella che ha visto l'aggressione a due autisti della MOM, colpevoli solo di compiere il proprio dovere, a poche ore dal flash mob promosso dalla nostra coalizione proprio per denunciare lo stato di abbandono di due luoghi nel cuore della città: il Biscione e l'area exZanussi. 
Lo avevamo detto tante volte in questi anni: l'area Zanussi è un vero buco nero, una voragine urbanistica frutto di scelte scellerate seguite le une alle altre, un'area di degrado che porta con sé, inevitabilmente, altri problemi, non ultimo quello del luogo adiacente. Una stazione delle corriere abbandonata a se stessa, un enorme condominio ormai vuoto di negozi e attività  sono diventati ricettacolo di sbandati, spacciatori, giovani che stanno imparando la legge della strada invece delle regole della civile convivenza, che nello zainetto, al posto dei libri, hanno la legge della violenza e del branco.
L'atto vigliacco di ieri (dieci contro due) è il più grave dei tanti avvenuti in questi anni: la violenza, la sopraffazione, le minacce, l'interruzione di pubblico servizio, ... sono reati e vanno puniti severamente, di qualunque età siano i colpevoli. È giunta l'ora, comunque, come chiedono i capi di istituto, di avviare davvero un grande progetto di collaborazione fra istituzioni, scuole, giovani, forze di polizia: una città non può essere tenuta in scacco da una banda di ragazzi, spesso gli stessi che rubacchiano nel supermercato lì vicino o bivaccano tutto il giorno: non siamo nel Bronx, ma a Conegliano.
È giunta l'ora di agire per risanare un luogo indegno di una città civile: il sopralluogo di ieri nell'area Zanussi ha sbalordito anche Andrea De Maria, deputato che si occupa di aree degradate e ne ha viste tante, in questi anni.

L'altra notizia è certamente meno grave della violenza subita da due lavoratori, ma il sintomo di come Conegliano non dovrebbe essere: Palazzo Sarcinelli rischia di interrompere il ciclo annuale delle grandi mostre. Ancora una volta l'immobilismo ha colpito al cuore: non preoccupandosi per tempo di un affidamento già scaduto siamo arrivati fuori tempo massimo.
Nessuno è in grado di organizzare una grande mostra in un paio di mesi, le procedure di gara devono essere seguite e non si può continuare a gestire in questo modo il più grande spazio espositivo della città: era compito dell'Amministrazione provvedere per tempo all'emanazione di un nuovo bando per l'affidamento del Palazzo o decidere comunque come utilizzare uno spazio così prezioso, importante per la cultura e anche per il turismo. Così, certamente, non va: il Palazzo deve essere inserito nell'assessorato alla cultura e divenire parte integrante dell'insieme della proposta culturale cittadina, di concerto con la consulta per il turismo e per le attività produttive.

GIRIAMO PAGINA #SIPUO'

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