Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 24 luglio 2013

Ancora sulla povertà

La discussione dell'interpellanza sulla situazione della povertà a Conegliano, durante il Consiglio Comunale del 22 luglio scorso, ha contribuito a sollevare pubblicamente un problema che troppo spesso rimane confinato sia perché scomodo e poco edificante sia per la ritrosia ed il pudore di molti che si trovano in difficoltà ma provano vergogna per uno stato di cose che li priva per prima cosa della dignità.
Quasi tutta la risposta dell'Assessore si è concentrata sul problema della mendicità (tra l'altro tutti sappiamo che non si tratta di una questione gravissima in questa città, ma confinata ad alcune persone ormai ben conosciute), dello sfruttamento di qualcuno delle miserie di altri, del deplorevole comportamento di quanti usufruiscono della mensa dei Frati Cappuccini e poi importunano i fedeli che si recano alla Messa o addirittura hanno comportamenti scorretti all'interno della mensa stessa.
Il tema della povertà e dell'emarginazione però non si ferma assolutamente qui: riguarda fasce di popolazione fino a poco tempo fa immuni da questo problema. 
Il volontariato, per quanto necessario e generoso, non può sostituirsi alle competenze pubbliche.
Come dichiarato l'altra sera, vista l'importanza della nostra città ed il suo ruolo nell'intera area del Coneglianese ma non solo, è necessario che Conegliano si renda protagonista di un'azione di sensibilizzazione e coordinamento all'interno della Conferenza dei Sindaci, anche in rapporto con la Direzione dell'ULSS.
Oltre alla distribuzione di generi di prima necessità si tratta di affrontare problemi gravi e spinosi come quello della casa, dell'emarginazione, dell'impatto psicologico dato dalla perdita del lavoro, dell'educazione a stili di vita, alla gestione più virtuosa dei bilanci familiari.
Per far bene è fondamentale conoscere i dati reali, la consistenza del problema.
I tempi di un'interpellanza sono per forza di cose ristretti: come affermato in quell'occasione ho proposto anche la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, aperto alle organizzazioni del volontariato ed a quanti operano sul fronte della marginalità e della sofferenza sociale.
Verbalmente l'Assessore Perin si è dichiarato d'accordo, vista la complessità del problema: è mio impegno far sì che la discussione e la messa in campo di azioni volte a contrastare la povertà e l'emarginazione diventino una priorità di tutti gli Amministratori della città.
Isabella Gianelloni

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