Le parole hanno significati precisi, per quanto estesi. Il latino, lingua madre,
ci insegna che non vanno pronunciate a caso.
Poi, nelle due espressioni "pro
loco" e "sinergia" c'è di mezzo anche il greco e con i classici è meglio non
scherzare troppo, sono pressoché infiniti i casi di prese in giro, discussioni,
vere e proprie zuffe per una citazione o una preposizione usate a sproposito, anche in alto loco
(ecco).
Pro loco, appunto, sta a significare qualcosa a favore di un luogo, una
comunità, grande o piccola che sia. Sinergia vuol dire mettere insieme le
energie per uno scopo solitamente elevato.
Ora, è inutile girarci intorno: mi sa
che tutta la tristissima vicenda della Pro loco coneglianese abbia sortito
l'unico effetto di far vendere qualche copia in più dei giornali (ottima cosa,
s'intende) e portare agli onori della cronaca persone più o meno in vista.
Nulla
si è notato, se non capisco male, di concreto a favore di Conegliano, città che
ne avrebbe disperato bisogno. Basterebbe guardarci intorno, anche non lontano da Conegliano, per vedere che cosa è in grado di proporre la vera sinergia tra Pro loco e Comuni.
Sulla Tribuna di Treviso di oggi l'ex Vice-sindaco
nonché Assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici parla di sinergia, che in sé
sarebbe ottima cosa, peccato che si sia confuso il "con" con il "sotto", che
sono cose ben diverse.
Chi comanda? Per fare che cosa? Con quale fine? A
pensar male, diceva quello...
Se di sinergia si trattava, mi sarei aspettata che
chi fino a qualche mese fa aveva la responsabilità dello stato di manutenzione,
dei lavori pubblici di Conegliano si fosse dannato l'anima per dare vita a una miriade di iniziative, proporre
progetti, uno sull'altro, verificando la possibilità che la Pro loco desse una
mano.
Abbiamo i beni comunali (sale pubbliche, beni immobili dati in
concessione, aree verdi sparse qua e là, l'asta del Monticano, siti del centro storico...) ridotti in
stato spesso pietoso, e non dal 6 novembre scorso!
Per farla breve chi
amministra, secondo me, dovrebbe pensare che pro loco significhi proprio questo,
e sono certissima che persone di buona volontà Conegliano ne abbia a centinaia.
Al posto di veti e fuochi incrociati, se davvero si cerca la sinergia, sarebbe
stato più utile, pro loco, non lasciare la ormai famosa Porta dell'Unesco in
condizioni pietose.
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