Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

sabato 12 giugno 2021

Pro loco e sinergia: parole al vento #Conegliano


Le parole hanno significati precisi, per quanto estesi. Il latino, lingua madre, ci insegna che non vanno pronunciate a caso. 
Poi, nelle due espressioni "pro loco" e "sinergia" c'è di mezzo anche il greco e con i classici è meglio non scherzare troppo, sono pressoché infiniti i casi di prese in giro, discussioni, vere e proprie zuffe per una citazione o una preposizione usate a sproposito, anche in alto loco (ecco). 
Pro loco, appunto, sta a significare qualcosa a favore di un luogo, una comunità, grande o piccola che sia. Sinergia vuol dire mettere insieme le energie per uno scopo solitamente elevato. 

Ora, è inutile girarci intorno: mi sa che tutta la tristissima vicenda della Pro loco coneglianese abbia sortito l'unico effetto di far vendere qualche copia in più dei giornali (ottima cosa, s'intende) e portare agli onori della cronaca persone più o meno in vista. 
Nulla si è notato, se non capisco male, di concreto a favore di Conegliano, città che ne avrebbe disperato bisogno. Basterebbe guardarci intorno, anche non lontano da Conegliano, per vedere che cosa è in grado di proporre la vera sinergia tra Pro loco e Comuni.
Sulla Tribuna di Treviso di oggi l'ex Vice-sindaco nonché Assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici parla di sinergia, che in sé sarebbe ottima cosa, peccato che si sia confuso il "con" con il "sotto", che sono cose ben diverse. 
Chi comanda? Per fare che cosa? Con quale fine? A pensar male, diceva quello... 

Se di sinergia si trattava, mi sarei aspettata che chi fino a qualche mese fa aveva la responsabilità dello stato di manutenzione, dei lavori pubblici di Conegliano si fosse dannato l'anima per dare vita a una miriade di iniziative, proporre progetti, uno sull'altro, verificando la possibilità che la Pro loco desse una mano. 
Abbiamo i beni comunali (sale pubbliche, beni immobili dati in concessione, aree verdi sparse qua e là, l'asta del Monticano, siti del centro storico...) ridotti in stato spesso pietoso, e non dal 6 novembre scorso!
Per farla breve chi amministra, secondo me, dovrebbe pensare che pro loco significhi proprio questo, e sono certissima che persone di buona volontà Conegliano ne abbia a centinaia. 
Al posto di veti e fuochi incrociati, se davvero si cerca la sinergia, sarebbe stato più utile, pro loco, non lasciare la ormai famosa Porta dell'Unesco in condizioni pietose.

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