Chiunque abbia incarichi pubblici ha l'obbligo della trasparenza e bene ha fatto il Presidente Zaia a prendere una posizione netta nei confronti di quanti non hanno mantenuto, in un frangente così delicato come l'epidemia di Covid-19, un comportamento eticamente corretto.
Speriamo che il Sindaco di Conegliano abbia avviato subito una indagine all'interno della sua amministrazione, nella quale ricordiamo che gli assessori e il presidente del Consiglio Comunale percepiscono una indennità di funzione.
Ho, contestualmente a questo post, presentato una interpellanza a risposta scritta che, come sempre, riporto di seguito.
CONSIDERATO CHE
la situazione di emergenza sanitaria, economica e sociale dovuta all'epidemia di Covid-19 ha significato anche una grave crisi economica e finanziaria per molte famiglie e attività che si sono ritrovate all'improvviso senza alcuna forma di reddito.
VISTO CHE
In questi giorni sono emersi i comportamenti eticamente scorretti da parte di alcuni parlamentari della Repubblica, consiglieri regionali e amministratori pubblici;
per quanti svolgono funzioni pubbliche è d'obbligo la trasparenza dei redditi e delle rendite;
si rende necessario fare chiarezza per evitare la generalizzazione di giudizi e comportamenti verso chiunque si occupi della “cosa pubblica”;
fra gli amministratori è necessario distinguere fra i consiglieri comunali, che percepiscono somme spesso modestissime dette anche “gettoni di presenza” e sindaci, assessori, presidenti dei Consigli Comunali che invece percepiscono indennità di funzione più cospicue;
Il sottoscritto consigliere CHIEDE:
Se, in nome della trasparenza e dell'etica, di cui anche all'articolo 54 della Costituzione, vi sia notizia della richiesta del “Bonus” di 600 euro da parte di quanti, all'interno dell'Amministrazione cittadina, percepiscono le indennità di funzione di cui sopra.
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