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venerdì 26 settembre 2014

Più rispetto per le minoranze, a Conegliano!

Nel Consiglio Comunale di ieri, 25 settembre, la maggioranza ha bocciato la mozione presentata dal gruppo del PD sul tema dell'edilizia pubblica.
La mozione, vista soprattutto la difficile situazione economica e lo stato in cui versano gli edifici di proprietà pubblica, era volta a predisporre un piano di rilancio e coordinamento delle politiche di “social housing” e di edilizia residenziale pubblica. 
Nessun consigliere di maggioranza ha pensato che questo tema fosse nemmeno degno di discussione e questo, credo, è un vero scandalo.
 
L'indignazione non nasce dalla bocciatura di una nostra mozione, ma dalla consapevolezza che non solo si vota "NO" a prescindere, senza nemmeno la volontà di soffermarsi a discutere nel merito tenendo un atteggiamento sprezzante ed arrogante, ma che quando si tratta di questioni sociali ogni logica di coordinamento cade per lasciar posto alla consuetudine della richiesta individuale, possibilmente "col cappello in mano".
Anche il grido d'allarme sui rischi che ormai corre il patrimonio edilizio pubblico a Conegliano, lanciato dall'Amministratore Unico di Conegliano Servizi nel Consiglio Comunale di qualche mese fa, nei fatti è caduto in un silenzio assordante.
Rifiutare anche solo di discutere di coordinamento degli uffici in un settore così delicato ed evidentemente frammentato come quello della casa, con alloggi pubblici ridotti in condizioni spesso pietose è un evidente schiaffo non tanto alla minoranza che siede in Consiglio, ma ai Coneglianesi che lì risiedono ed a tutti quelli che oggi si trovano in difficoltà.
Isabella Gianelloni - Consigliere Comunale PD Conegliano

Per chi desidera leggerlo, di seguito il testo della mozione bocciata ieri sera:
 

Oggetto: Proposta di mozione per la predisposizione, ai fini della successiva approvazione, di un piano di rilancio e coordinamento delle politiche di “social housing” e di edilizia residenziale pubblica.

PREMESSO CHE:

  • la difficile situazione economica e sociale ha causato un aumento della necessità di disporre di alloggi pubblici idonei e funzionali al fine di soddisfare il fabbisogno di abitazioni espresso dalle fasce meno abbienti;
  • il patrimonio edilizio pubblico della nostra città ha urgente bisogno di manutenzione - se non addirittura di pesanti interventi di ristrutturazione edilizia - soprattutto alla luce dell’evidente stato di obsolescenza dei fabbricati residenziali e della relativa impiantistica, della necessità di adeguamento alle norme sismiche e di efficienza energetica e di superamento delle barriere architettoniche, considerando nel contempo che una percentuale consistente dei fabbricati residenziali pubblici è stata realizzata tra gli anni ’40 e ’70 del secolo scorso;
  • il D.L. n. 47/2014, successivamente convertito dalla legge 23 maggio 2014, n. 80 recante “Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015”, ha - tra l’altro - posto in evidenza l’indispensabilità di promuovere iniziative di carattere economico e finanziario e specifici modelli di partenariato finalizzati a riavviare il settore dell’edilizia che ha risentito - e risente - pesantemente della crisi economica;
  • nell’ambito europeo il tema in questione ha peraltro riscontrato particolare rilevanza, evidenziata anche per mezzo di documenti di indirizzo. Tra questi, ad esempio, il Parere del Comitato Economico e Sociale Europeo TEN/484 del dicembre 2012 avente come argomento: “Aspetti problematici di una definizione dell’edilizia abitativa sociale come servizio d’interesse economico generale”, il quale rileva in particolare che “Garantire il diritto all'alloggio è un obbligo internazionale degli Stati membri che l'Unione europea è tenuta a prendere in considerazione. Tale diritto infatti è riconosciuto nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, che recita: “ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari";
  • che in questa prospettiva - e in particolare nel quadro del diritto dell’UE - l’edilizia abitativa sociale assume decisamente un ruolo primario tra i servizi di interesse economico generale affinchè ogni stato membro, adottando nel proprio ordinamento tale impostazione - possa beneficiare di sovvenzioni e compensazioni pubbliche;

CONSIDERATO CHE
  • le vigenti disposizioni di legge, nella specifica materia, si orientano verso obiettivi di ammodernamento ed efficientamento sotto il profilo impiantistico, strutturale energetico e architettonico del patrimonio immobiliare pubblico, privilegiando iniziative di sostituzione edilizia e di rigenerazione degli edifici residenziali;
  • la relazione dell'Amministratore Unico della Conegliano Servizi, presentata a questo Consiglio Comunale lo scorso 12/06/2014 ha evidenziato una serie di criticità, sia dal punto vista tecnico che organizzativo;
RITENUTO CHE
  • è fondamentale la predisposizione di un programma di investimenti e la pianificazione delle iniziative di carattere socio-economico al fine di razionalizzazione e coordinare tutti gli interventi di politica abitativa pubblica di Conegliano;
  • si rende necessario avviare una costante attività di fund raising soprattutto nel contesto della ricerca di fondi regionali ed europei, anche al fine di pervenire a forme di investimenti immobiliari che abbiano impatto neutro rispetto al bilancio dell’ente;
  • la Conegliano Servizi gestisce un patrimonio di 296 alloggi, di cui ben 246 sono di proprietà direttamente del Comune e l'Amministratore Unico ha evidenziato la necessità di prevedere nel bilancio dell’Ente stanziamenti onde far fronte ad iniziative edilizie e di adeguamento impiantistico, alcune di queste peraltro improcrastinabili, per un totale di 1.000.000 di euro per il prossimo triennio 2014/2016;
  • le criticità sociali hanno oramai bisogno di urgente pianificazione e riorganizzazione, anche attraverso il coordinamento degli uffici comunali preposti ad affrontare il tema “casa”, nella fattispecie il Servizio Edilizia Pubblica (ricadente nell’Area Protezione civile servizi tecnici
    ambientali e demografici), il Servizio Patrimonio e Provveditorato, l’Ufficio casa, l’Osservatorio Casa (questi tutti ricadenti nell’Area Economico Finanziaria e delle politiche sociali ed educative) la società partecipata Conegliano Servizi spa, con il coinvolgimento dell'ATER di Treviso;
Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale di Conegliano

Impegna l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco

Ad attivare tempestivamente, anche attraverso il nominando Assessore alle Politiche Comunitarie e la struttura comunale preposta per competenza, un’azione mirata, efficace e tempestiva di individuazione di adeguate fonti di finanziamento, anche di rango europeo, oltre che di attivazione di forme innovative di partenariato per sostenere gli interventi più urgenti a favore del mantenimento e recupero funzionale del patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblica;

Ad istituire con ogni sollecitudine, allo scopo di supportare le attività di cui al punto precedente, un tavolo di coordinamento permanente fra gli uffici preposti al tema della casa, e composto dai rappresentanti del Servizio Edilizia Pubblica (ricadente nell’Area Protezione civile servizi tecnici ambientali e demografici), del Servizio Patrimonio e Provveditorato, dell’Ufficio casa, dell’Osservatorio Casa (questi tutti ricadenti nell’Area Economico Finanziaria e delle politiche sociali ed educative) della società partecipata Conegliano Servizi spa nella persona dell’organo di amministrazione, con il coinvolgimento dell'ATER di Treviso.

1 commento:

  1. Tutto questo a fronte del fatto che la Conegliano Servizi, che è proprietaria e gestisce una buona parte degli alloggi pubblici di Conegliano sta per essere sciolta e mentre il presidente dell'Ater di Treviso dichiara che nel giro di tre anni l'Ater potrebbe fare bancarotta. Quella stessa Ater che circa due anni fa ha stipulato un accordo con il comune di Conegliano e con Conegliano Servizi per il recupero degli alloggi di via Cacciatori delle Alpi. Dobbiamo forse ritenere che la linea dell'amministrazione sia quella espressa da un consigliere di maggioranza che ha dichiarato in consiglio comunale Il 25/9 di ritenere che chi occupa le case popolari non è bisognoso visto che ha ottenuto l'alloggio con una legge (regionale) sbagliata? Cioè non fare niente finché non si cambia la legge?

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