Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 8 novembre 2020

Caro Fabio Chies

 

Caro Fabio Chies,

come sarebbe finita era già noto da tempo, solo che davanti a un inspiegabile traccheggiamento qualcuno doveva pur prendere l'iniziativa, proprio per evitare il languire di una situazione incresciosa per la città. 

Sai com'è, in novembre alle cinque del pomeriggio fa buio e quindi l'appuntamento col notaio si è svolto coi lampioni accesi sulle strade, ma ti assicuro che nello studio notarile c'era una bella luce, molto chiara.

Delusione, amarezza e rabbia ci stanno, sono comprensibili da parte tua, ma mi sento di sottolineare qualche cosa, viste le dichiarazioni tue e di alcuni esponenti della tua ex maggioranza.

Innanzi tutto il centro-sinistra non è Belzebù, ma ti assicuro (lo sai che sono sincera) che nessuno dei quattro consiglieri che ti hanno abbandonato ha chiesto la tessera del PD e nemmeno la chiederà.

Ho letto (e non da oggi) insulti, volgarità, minacce addirittura, auguri di morte espressi sui social da parte di chi dovrebbe sapere, almeno, che ciò che si pubblica in rete rimane scritto per sempre, perciò faresti bene a chiedere a certi personaggi di moderare i termini.

Non era partita bene, la tua avventura da Sindaco: ricordi, immagino, le schermaglie e le baruffe, tutte interne alla tua maggioranza, per l'elezione di Bernardelli a Presidente del Consiglio Comunale, per non parlare della tragicomica vicenda delle commissioni consiliari, giunta a compimento dopo mesi.

Quelle commissioni che il presidente del consiglio comunale giudica inutili, quelle commissioni svuotate di significato da voi, come quella per le Pari Opportunità, che avete voluto come un altro simbolo di spartizione con l'unico scopo di dare medagliette qui e là e con il malcelato obiettivo di non farla funzionare. Langue da mesi e mesi, nella chat di Whatsapp appaiono solo le iniziative organizzate ... altrove.

Ad Antenna 3 hai dichiarato che "certe cose accadono a Roma e non da noi"... 

Posto che il Parlamento ha regole differenti da quelle dei Comuni, ti ricordo che il dialogo fra forze politiche diverse sta alla base della democrazia, che nelle commissioni parlamentari si discute e spesso si arriva ad accordi e che, per mettere a punto alleanze, serve la capacità di ascoltare e raccogliere anche le proposte degli altri.

Qui a Conegliano è accaduto il contrario: abbiamo provato più volte a proporre qualcosa ma ci è stato addirittura detto pubblicamente che era tutto inutile, anche le sedute del Consiglio, perché le decisioni le avevate già prese tutte nelle riunioni di maggioranza.

Altro che Roma! Dare sempre la colpa agli altri non porta nulla di buono, sarebbe bene, qualche volta, guardare anche ai propri errori. Uno che non cito diceva che in politica si possono fare tanti errori, ma non si può sbagliare l'analisi. 

Noi non volevamo entrare nella tua maggioranza, sia chiaro, ma se altri ti hanno abbandonato forse qualche problema, a partire dal 2017, c'era. Visto l'atteggiamento verso di noi, fra l'altro, non credo che tu immaginassi di vederci compatti ad appoggiarti. 

La mia intervista ad Antenna 3 di ieri è stata tagliata, per ovvie ragioni di tempo, e non è apparsa la mia ultima battuta, che ora ti riporto: In questi 3 anni, oltre al resto, hai cassato due assessori, ma forse erano quelli sbagliati.

Ci vediamo in campagna elettorale

https://www.youtube.com/watch?v=jU06LYaSJaY&feature=youtu.be

5 commenti:

  1. Grande Isabella! Sono le stesse cose che penso da tanto tempo, pur non essendo di Conegliano ma leggendo i giornali e girando per conegliano

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    1. Far cadere il Sindaco durante la seconda ondata di Covid è da dementi. Cosa aspettarsi dai sinistri? Solo attaccamento alla poltrona e invidia. Null'altro

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  2. Una lettera aperta esemplare che dimostra la pochezza politica di chi ha rivestito la guida della città: perché per guidare le amministrazioni, a qualsiasi livello, ci vuole autorevolezza e non autorità, ci vuole senso dello Stato e della DEMOCRAZIA, non arroganza di potere ed inestinguibile fame di esautorazione della voce della minoranza, intelligenza sociale e non superbia legata all'incapacità di comprendere il limite tra gestione della maggioranza e desiderio di comando assoluto.
    Il re è NUDO, lo ha detto la città attraverso i suoi rappresentanti, si chiama Democrazia.
    Avrei pensato a tutto tranne che a questo epilogo, immaginavo che prima o poi il tiraemolla avrebbe partorito una nuova giunta con nuovi assessori, e invece si è portato la città e l'istituzione che la regge verso un'umiliazione che rimarrà nella storia locale come un esempio di malgoverno e malagestione degli equilibri democratici. Grazie sindaco!

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  3. Chi si loda, si sbroda... Quante fesserie che ho letto! La maggioranza era espressione del voto dei corradini, se poi, per fame di "cadreghe",i "fantastici 4", han fatto volta gabbana, é tutta un'altra storia.
    Ad ogni modo, fin quando il sindaco ha potuto. Governare, ha indubbiamente fatto un buon lavoro. Per il resto, ne riparliamo dopo le prossime votazioni. Solo la vedremo cosa ne pensano i cittadini. Certo è che mandare a casa un'amministrazione e far commissariare un comune così grande, in piena emergenza covid, é da scellerati!!!

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  4. Isabella, non vivo a Conegliano,ma ne seguo le vicende, come ben sai. Sono convinta che la serietà sua fatta anche di coraggio, della volontà di mettere nero su bianco la dimostrazione che niente funziona più. Un segno di responsabilità da parte di un'opposizione propositiva che ama i cittadini e la città. Penso sia stato un segno di rispetto verso chi abita e vive Conegliano.

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