Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

domenica 24 marzo 2013

Rivoglio i platani!

Ancora uno scempio, ancora alberi che se ne vanno da Conegliano.
Da quando la nuova circonvallazione esterna ha spostato il percorso della SS 13 Pontebbana, i platani che la costeggiano (o costeggiavano?) sono entrati a far parte ancora di più della vita della città.
Alti, possenti, punto di riferimento in inverno, fresco e frondoso riparo in estate, erano il più bel biglietto da visita per chi giungeva a Conegliano da Treviso.
Mi piaceva, quando ero bambina ed andavo a Treviso in macchina col papà, l'idea di correre sotto un'unica verdissima galleria, da cui filtravano i raggi del sole costruendo macchie e immagini diverse e fantasiose sull'asfalto.
Un po' alla volta, per fare spazio al presunto progresso che ci sta avvelenando, ne sono stati eliminati a decine, con le scuse più varie e bizzarre: sono pericolosi per gli automobilisti (si sa che i platani attraversano la strada...), sono d'intralcio per le lottizzazioni industriali (con i capannoni ormai chiusi), sono ammalati eccetera.
Io, come molti altri, ho a cuore la bellezza, la salute di tutti. Sappiamo che gli alberi sono un baluardo di civiltà e salute.
In questi giorni ne hanno tagliati altri tre, possenti, grandissimi, proprio all'ingresso della città, alla rotonda della Ferrera.
Qualcuno ha detto che erano ammalati. 
Bene, al loro posto RIPIANTATENE ALTRI TRE!


3 commenti:

  1. Speriamo si fermino, negli ultimi anni abbiamo visto scomparire gli alberi in viale Istria, parte di quelli in viale Pittoni...sono parte integrante del paesaggio cittadino, danno colore e variabilità al grigiore...a quale prezzo? qualche tratto di asfalto irregolare? beh possiamo anche farcela, basta correr di meno in città con l'auto (dovrebbe esserci il limite dei 30 km/h come in Germania)

    RispondiElimina
  2. Eh, Isabella, come potrei non essere d'accordo?! La sistematica spoliazione dei viali alberati è una delle piaghe del Veneto, che infatt è sempre più brutto. Non acaso ho usato il termine "spoliazione": come gli esercti dei lanzichenecchi o di Napoleone, una certa idea di sviluppo, ormai da tempo fuori mercato altrove, qui da noi sta ancora razziando il territorio depredandolo dei suoi beni collettivi alla rincorsa di una ricchezza individuale che non viene mai redistribuita. Hai ragione: occorrerebbe poco per invertire il degrado, basterebbe ripiantare gli alberi che si devono abbattere (magari con anticipo).

    RispondiElimina
  3. Occorre dare la sveglia a questa città. Questo è solo uno dei tanti tristi esempi di incuria, insensibilità, incapacità di ideare, programmare un futuro migliore per chi verrà dopo di noi.

    RispondiElimina