Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 21 marzo 2013

Quote rosa

Se il movimento femminile è nato nel corso del XIX secolo sulle richieste del voto alle donne, possiamo dire che quella conquista, definitiva dove è avvenuta, abbia significato il raggiungimento di una vera parità fra i sessi?
E poi, per fare un brevissimo passaggio ai giorni nostri, siamo davvero sicuri che le sacrosantequote rosasignifichino la parità in politica, nella gestione del potere, sul lavoro, nella società?
Non vorrei che le donne che riescono ad affrancarsi davvero diventassero una sorta di specie protetta, lontana dal resto dei componenti della loro specie. Per fare un parallelo, nonostante un uomo della ricca e colta borghesia nera americana sia diventato presidente degli Stati Uniti, i ghetti neri delle città americane rimangono luoghi di discriminazione, violenza, sottocultura, le carceri di quel paese rimangono popolate per la maggior parte da uomini con la pelle scura.
Le quote rosa, purtroppo, non impediscono che il femminicidio, lo sfruttamento della prostituzione, la concezione generale della donna debbano fare ancora molti, troppi passi in avanti.
Le leggi e la loro applicazione pratica sono fondamentali, senza di esse non ci può essere rivendicazione e affermazione del diritto.
Spetta però soprattutto a noi donne affermare volontà e fatti, prendere in mano la situazione, delegare il meno possibile.
Abbiamo energie, idee, capacità da vendere: spero che almeno le donne parlamentari sappiano trovare punti di incontro per costruire, non per distruggere l'Italia.
 

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