Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

sabato 27 ottobre 2018

Sulle interruzioni di energia elettrica a Conegliano

Ormai dalla fine di settembre in città, ma anche in zone limitrofe, si verificano improvvise interruzioni dell'energia elettrica, con danni soprattutto alle apparecchiature elettroniche, pubbliche, private e delle imprese commerciali e produttive.
Ho presentato questa sera stessa, dopo gli ennesismi episodi, una interrogazione urgente a risposta scritta al Sindaco affinché solleciti una soluzione da parte di Enel.
Di seguito, come di consueto, il testo.

 

 Oggetto: Interrogazione URGENTE a risposta scritta sulle interruzioni di energia elettrica nel territorio della città.


Nelle ultime settimane, almeno a partire dalla fine del mese di settembre, si verificano spesso, in diverse zone della città di Conegliano, ma anche oltre, interruzioni improvvise di energia elettrica.

  • Nonostante le interruzioni durino solo pochi secondi causano molti disagi sia ai cittadini, alle famiglie, che alle attività commerciali e produttive;
  • Le ripercussioni investono anche gli apparati semaforici, con conseguente pericolo alla circolazione;
  • Ne risentono, in modo anche grave, i sistemi e gli apparati elettronici, dai computer ai televisori ai sistemi di allarme, sia per uso domestico che commerciale.

Il sottoscritto consigliere CHIEDE quindi con urgenza:

  • Se l'Amministrazione comunale abbia già provveduto a chiedere chiarimenti e la soluzione del problema presso l'Ente erogatore dell'energia elettrica;
  • Che comunque l'Amministrazione Comunale si faccia carico immediatamente del problema, verificando le eventuali azioni messe in atto dall'Ente erogatore dell'energia e condividendo le informazioni con i cittadini e le imprese.

giovedì 18 ottobre 2018

Le Pari Opportunità del Palazzo

E così la Giunta ha partorito la Commissione Pari Opportunità, o meglio ha cambiato il regolamento per la composizione della stessa.
Sia nella risposta che l'assessore mi ha dato nel Consiglio Comunale del 27 settembre scorso sia nel testo della delibera di Giunta n. 360 del 4 ottobre, nessun cenno viene fatto alla necessità di uno sportello donna e di una lotta senza quartiere contro la violenza di genere, il femminicidio e per garantire soprattutto alle donne (che, ricordiamolo, in attesa della Commissione mista coneglianese rimangono la parte più debole) pari opportunità nella società. La grande preoccupazione pare essere quella dell'ingresso nella Commissione degli uomini.
Mi aspettavo, per esempio, l'ingresso di rappresentanti delle associazioni che si occupano della disabilità che, in quanto a opportunità, avrebbero molto da dire, invece niente, tutto perfettamente inscatolato, già predisposto, già immaginato.
L'altra novità, che mi ha fatto sobbalzare, è quella della nomina di consiglieri comunali. Consiglieri comunali, obbligatoriamente tali? E perché mai? Forse che nella società civile non ci sono altre realtà degne di nota oltre a quelle, meritorie peraltro, citate e inserite nella delibera?
È sicura la Giunta che le associazioni, ripeto, meritorie, citate siano le uniche degne di lavorare in questa commissione?
Che contributo maggiore possono portare i consiglieri comunali rispetto ad altri cittadini, per non parlare delle cittadine? Non era meglio lasciare la libertà a maggioranza e minoranza di indicare persone altre, diverse, fuori dal palazzo e dai giochi consueti?
A pensare male, diceva quel famoso politico, si fa peccato ma difficilmente ci si sbaglia: c'è qualcuno desideroso di appuntare una qualche medaglietta sul risvolto della giacca? 
La delibera prevede che la commissione debba riunirsi almeno una volta ...all'anno...: siamo sicuri che i consiglieri comunali premeranno all'inverosimile per aggiungere altre riunioni a quelle cui già partecipano?
Un'ultima domanda: in questo profluvio di pari opportunità al maschile perché mai l'avvocato deve essere per forza donna e il chirurgo/odontoiatra un maschio?
Misteri delle opportunità, poco in pareggio, a mio avviso: i processi alle intenzioni non vanno mai bene, ma la partenza, in questo caso, non mi pare delle migliori.
Auguri a quanti verranno nominati e ancora grazie a chi, nello scorso quinquennio, ha lavorato sodo, incontrandosi ben più di una volta all'anno.

martedì 16 ottobre 2018

Contro i bambini: VERGOGNA!

C'è quello che si sente già un poeta ed è considerato tale dai suoi compagni anche se fatica con doppie e accenti, quello che non riesce a scrivere una riga senza almeno un errore, c'è quello svogliato, quello bravissimo e poi anche quello volenteroso. Qualcuno vive situazioni familiari e sociali tremende e se ne lamenta nei temi. Qualcuno è sbruffone e decisamente antipatico, altri sono adorabili, oppure timidi, o anche desiderosi di imparare.
In ogni caso riempiono le giornate, oltre che le aule. Chi sono? Sono i tanti ragazzi che frequentano le nostre scuole, hanno cognomi di tutti i tipi: italiani, slavi, nordafricani, africani, cinesi...
Hanno tante facce, sanno farci arrabbiare e stupirci ogni giorno. Alcuni sono fortunati e altri hanno difficoltà nel comprendere, ma tutto ciò è indipendente dalla carta d'identità dei loro genitori.

Intollerabile è che coloro i quali dovrebbero garantire serenità e sicurezza non sappiano fare altro che seminare odio e ingiustizia.

C'è un pezzo di carta troppo spesso dimenticato, si chiama "Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo", sottoscritta proprio per difendere i bambini, dare loro una speranza, immaginare per loro un futuro fatto soprattutto di dignità.
È perfino fastidioso ricordare a certa gente che senza i figli di persone giunte qui da ogni parte del mondo molti insegnanti sarebbero senza posto di lavoro e molti istituti di periferia chiusi già da anni, con conseguenti, inutili, comitati per la difesa delle scuole...
In un Paese che brilla per l'enorme evasione fiscale, in cui i furbi in giacca e cravatta truffano a loro piacimento, in una Regione, come il Veneto, in cui si sono sviluppati fra i più gravi scandali della storia della Repubblica con enorme sperpero di denaro pubblico, con quale faccia ve la prendete con i più piccoli?

Mense negate, libri negati, qualcuno vorrebbe negare anche l'accesso alle cure mediche. 
VERGOGNATEVI!

Chi ruba, chi delinque, chi spaccia, chi picchia i familiari va punito, severamente punito, indipendentemente da quale sia la cittadinanza o l'estrazione sociale.
I bambini vanno salvaguardati, vanno invece stimolati a studiare, a confrontarsi con gli altri, a eccellere, possibilmente, indipendentemente dal cognome che portano.
VERGOGNATEVI! Nascondersi dietro a un razzismo d'accatto per confondere le acque colpendo i più deboli è odioso, nauseante, rivoltante.

Sappiate una cosa, comunque: la strada è già tracciata, i bambini parlano e giocano fra loro, le coppie "miste" sono una realtà sempre più frequente, siamo destinati, e beato chi vedrà quella realtà, a mescolarci una volta di più, come è avvenuto da e per millenni.
E, vi prego, non partecipate alle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra: non ne siete degni.