Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 24 dicembre 2014

Luci

Dolomiti di Sesto. Foto archivio di Pierluigi Donadon
C'è il bambino musulmano che ha piazzato un minareto di fianco al palazzo di Erode, corredando quest'ultimo di una bandierina triangolare color sabbia. Svetta tranquillo sopra pupazzi spiritosi che compongono il presepe cristiano sottostante.
C'è una suora davvero simpatica che ha pensato ad un presepe di condominio, coi litiganti e la rotonda col traffico sottostante.
C'è Marco, che frequenta un centro di recupero per persone in difficoltà ed è orgogliosissimo della composizione coi tappi di sughero preparata a partire dal febbraio scorso.
Di fronte, dall'altra parte della strada, le ragazze "normali" di una scuola professionale, di tutte le etnie presenti in città, hanno raccolto l'idea di una natività sotto un ombrello coi continenti del pianeta, appoggiato su un cubo nero come i lutti che colpiscono l'umanità e la Terra.
Rabbrividendo di emozione, io, laica, mi sono fermata ammutolita davanti alla natività di un centro per disabili gravi, con le statuine bianche, fatte di gesso avvolto nelle garze del loro dolore.
Comunque la si pensi, qualunque cosa si creda o non si creda, il mio pensiero va agli operatori che con pazienza infinita svolgono un lavoro complesso fungendo da stampella (vera o figurata) per chi da solo non ce la farebbe; agli insegnanti che in una scuola sempre più bistrattata lavorano per includere, motivare, rasserenare, educare ad essere persone, innanzi tutto.
Gli esseri umani cercano da sempre un po' di luce, dalla "notte dei tempi" festeggiano il ritorno di qualche raggio di sole in più.
Sole, nascita, ri-nascita, prosecuzione.
Il mondo cristiano festeggia il Natale, l'umanità continua a soffrire troppo, in modo ormai davvero insopportabile.
Ognuno veda come meglio crede il ritorno di un po' di luce, la speranza è che accada.
Buone Feste a tutti

mercoledì 17 dicembre 2014

Buone parole a tutti

A cosa servono le parole? In un mondo dominato dalla rapidità, quasi mai coniugata con la profondità e men che meno con la riflessione, pare debbano avere cittadinanza solo quelle corte, quasi che usare la voce per pronunciare qualche sillaba, frazioni di secondo per mettere insieme più lettere possa nuocere all'imperativo categorico del "fare presto".
Sul presto magari ci siamo: inglobati nel nostro assurdo modo di vivere non concepiamo nulla che non si faccia o non si concluda "presto" e perciò ci abbandoniamo con leggiadra incoscienza a tutto ciò che ci permette di guadagnare tempo... per fare cosa?
Sul fare mi permetto di dissentire: fare cosa?
Il fare non è neutro, si possono fare tante cose, il verbo ha mille sinonimi (già, però con più sillabe) e altrettanti complementi oggetto. Vedo fare tanti disastri, noto la programmazione sottile della sciagura più grande: mantenere o far tornare nell'ignoranza la maggior parte delle persone.
Meno parole e meno concetti equivalgono ad una massa più acquiescente, che corre senza sapere verso dove perché non riesce a fermarsi a pensare, riflettere, ponderare, acquisire un pensiero critico, scegliere.
E' una vecchia storia, mai passata di moda, anzi.
E allora diamo fiato alle parole, riempiamo il mondo di vocabolari, quelli grossi e pesanti, da appoggiare sulle ginocchia e sfogliare scoprendo non solo il significato che cerchiamo ma i mille che non avremmo mai immaginato.
Facciamoci travolgere dalle parole, quelle piccole e quelle grandi, quelle brevi e quelle lunghe: scopriremo che ci fanno tanta compagnia, che ci accompagnano in sogni nemmeno immaginati, che ci svelano arcobaleni prima che il temporale sia finito.
Buone parole a tutti!

martedì 2 dicembre 2014

Salviamo le mura del Castello di Conegliano!

Lo scorso febbraio ho presentato un'interpellanza al Sindaco di Conegliano riguardo allo stato dei giardini del castello e delle mura settentrionali.
Nel mese di aprile il Comune ha presentato alla Regione la richiesta per aderire ad un bando per l'assegnazione di fondi per il restauro delle mura lato nord e della rocca di Castelvecchio.
Da anni ormai lo stato di degrado del luogo più importante e antico della nostra città è sotto gli occhi di tutti: merli crollati, rattoppi ben poco consoni ad un sito di così alto valore, progressivo sgretolamento delle mura, vegetazione infestante che comunque impedisce lavori e visione d'insieme.
Stante la mancanza di qualunque iniziativa (almeno portata a conoscenza della comunità e del Consiglio Comunale), ieri ho scritto alla Soprintendenza per lanciare un allarme: prima che avvengano altri crolli e che, oltre tutto, qualcuno possa farsi male, visto anche che lì accanto è attiva un'attività di ristorazione.
Credo fermamente che vada percorsa ogni strada, ogni possibile opportunità, usando volontà e fantasia per mettere in sicurezza e salvare il nostro patrimonio più grande.
Vorrei che il nostro Castello diventasse davvero un "luogo del cuore".

Di seguito il testo della lettera:

La sottoscritta Isabella Gianelloni, Consigliere Comunale della Città di Conegliano, con la presente intende segnalare ai vostri uffici la situazione di degrado e pericolosità delle mura lato nord del Castello di Conegliano.
Nonostante le ripetute e ormai datate (fin dal luglio 2013) segnalazioni da parte di cittadini, associazioni ed archelogi, a tutt'oggi non si riscontra l'inizio di nessun intervento, non solo di restauro, ma nemmeno di messa in sicurezza.
Pur essendo a conoscenza delle difficoltà economiche degli Enti Locali e statali, credo non possa essere procrastinato un intervento che permetta quanto meno di evitare ulteriori crolli e dispersione di materiali che vadano a pregiudicare l'assetto dell'intera area nord.
Le piogge della scorsa estate e la corrente stagione invernale non faranno altro che aggravare la situazione.
Chiedo quindi di essere messa a conoscenza di come i vostri uffici possano intervenire in una situazione così grave e pericolosa anche per l'incolumità di quanti si recano giornalmente presso il Castello di Conegliano.
Con ossequio
Isabella Gianelloni – Consigliere Comunale PD Conegliano