Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

lunedì 12 febbraio 2018

Chi ama davvero il territorio?

Siamo in campagna elettorale e la discussione sembra drogata: i temi sono soprattutto quelli diretti alla pancia delle persone e non alla loro capacità di ragionare.
Non dobbiamo, invece, perdere di vista ciò che concretamente riguarda la vita quotidiana dei cittadini, nella fattispecie quelli della Marca Trevigiana e di Conegliano.
Ancora una volta la stampa riporta i dati sullo stato delle scuole che ogni giorno vengono frequentate dai nostri ragazzi, dagli insegnanti e dal personale: siamo messi male.
Dopo il primo stanziamento dello scorso anno a favore della messa in sicurezza degli edifici scolastici nei comuni ad alto rischio sismico, ora sono in arrivo altri denari, che molti comuni si sono affrettati a chiedere.
Nella Marca arriveranno 14 milioni di euro, destinati a una serie di interventi. Manca, e il silenzio è assordante, Conegliano.
Abbiamo già sollevato il problema, ma la risposta del Sindaco è stata quanto meno originale: "Noi i soldi non li chiediamo perché dovrebbero esserci a prescindere...".
Sarebbe questo l'amore per il territorio? La preoccupazione quotidiana per la salute e la sicurezza dei cittadini?
Le parole sono importanti, ma i fatti molto di più. E qui i fatti dicono che per oscuri motivi (forse di schieramento politico?) ci si rifiuta sempre di cogliere le occasioni che si presentano, che vengano da Roma o da Bruxelles.
Piste ciclabili, riqualificazione di aree, efficienza energetica..., ma sulla sicurezza delle scuole tutto questo è ancor più inaccettabile.
Invece di lamentarsi dando sempre la colpa a qualcun altro sarebbe ora di farsi davvero parte attiva per migliorare la vita dei cittadini e rendere più sicura e bella la città.

giovedì 1 febbraio 2018

Passione e competenza #elezioni #4marzo

Perché mi sono candidata nelle prossime elezioni politiche del 4 marzo nel Collegio Uninominale per il Senato di Treviso 3?
So bene che la sfida è difficile, che l'impegno è grande, ma posso dire di essere onorata che la mia esperienza e le mie competenze possano essere messe a disposizione del territorio in cui sono nata, in cui vivo e del quale sono innamorata.
La politica è sempre stata per me una passione, fin dall'adolescenza, e ho sempre pensato che sia il modo migliore per dare gambe alle idee.
Impegnarsi per ciò in cui si crede, cercare di dare al meglio il proprio contributo per migliorare la condizione dei cittadini, soprattutto di quelli meno fortunati, proporre soluzioni e non tirarsi indietro, mettere sempre la faccia in ciò che si fa sono gli insegnamenti che ho cercato di apprendere dalle tante persone che ho incontrato in questi decenni di attività politica e da cui ho imparato tanto.
Credo che ci sia sempre tanto da imparare, da chi ne sa di più e da chi vive, ogni giorno, le tante esperienze a cui la vita ci mette di fronte.
Diffido da sempre da chi crede di sapere già tutto, da chi pensa che il lavoro degli altri sia più facile, da chi mette sempre tutti sullo stesso piano: la politica ha tante colpe, ma non è vero che tutti sono uguali.
Amo il mio territorio, credo che abbia diritto di essere maggiormente considerato anche nella politica nazionale; per far questo non servono muri, odio, arroccamenti, ma piuttosto un fitto lavoro di squadra per far emergere eccellenze, innovazione, valori culturali e anche legati al volontariato.

Con l'aiuto, il suggerimento e le idee di tanti potremo dare nuove gambe a una nuova idea di Veneto, basato non su slogan vuoti e facili, ma su impegni concreti, che  non dia sempre la colpa agli altri ma sappia affrontare con serietà i tanti doveri di chi amministra.

Sarà una campagna elettorale difficile, ma le sfide facili non sono affascinanti.