Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 7 marzo 2013

Brevi note sull'8 marzo

Se il movimento femminile è nato nel corso del XIX secolo sulle richieste del voto alle donne, possiamo dire che quella conquista, definitiva dove è avvenuta, abbia significato il raggiungimento di una vera parità fra i sessi?
E poi, per fare un brevissimo passaggio ai giorni nostri, siamo davvero sicuri che le sacrosantequote rosasignifichino la parità in politica, nella gestione del potere, sul lavoro, nella società?
Non vorrei che le donne che riescono ad affrancarsi davvero diventassero una sorta di specie protetta, lontana dal resto dei componenti della loro specie. Per fare un parallelo, nonostante un uomo della ricca e colta borghesia nera americana sia diventato presidente degli Stati Uniti, i ghetti neri delle città americane rimangono luoghi di discriminazione, violenza, sottocultura, le carceri di quel paese rimangono popolate per la maggior parte da uomini con la pelle scura.
Le quote rosa, purtroppo, non impediscono che il femminicidio, lo sfruttamento della prostituzione, la concezione generale della donna debbano fare ancora molti, troppi passi in avanti.
Le leggi e la loro applicazione pratica sono fondamentali, senza di esse non ci può essere rivendicazione e affermazione del diritto.
Per questo motivo non ringrazieremo mai abbastanza le avanguardie politiche femminili, quelle che hanno saputo scrivere nuovi capitoli nelleagendepolitiche del Novecento.

Ne ricordiamo solo alcune: Maria Federici, Leonilde Iotti, Angelina Merlin,Teresa Noce, Ottavia Penna Buscemi sono le 5madri costituentid'Italia; Adele Bei, prima donna senatrice d'Italia, Ada Natali, prima donna sindaco. Accanto a loro potremmo indicare le antifasciste rinchiuse e confinate dal fascismo, le donne della Resistenza, le operaie e le contadine che spesso da sole sfidarono la polizia scioperando per il salario eccetera.
Per andare fuori dai confini d'Italia è d'obbligo citare Rosa Luxembourg, Clara Zetkin, Corinne Brown, Aleksandra Kollontaj, le donne che guidarono l'affermazione del suffragio universale femminile fra i partiti socialisti (19081909).
fu dalla volontà di queste donne che nacquero l'idea e la decisione di istituire ilWoman's Day.
La data, nei primi anni del 900, era variabile, veniva scelta in modo diverso in ogni paese, ma comunque oscillando tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo, andando a ricordare momenti significativi per le rivendicazioni femminili nei vari Paesi.
L'8 marzo 1917, prima dell'ottobre ben più famoso, a San Pietroburgo furono ancora una volta le donne a guidare una manifestazione per chiedere la fine della guerra.
Per questo fu poi deciso che quella rimanesse la data della giornata dell'operaia, divenuta poi la giornata internazionale della donna.

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