Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 6 giugno 2013

Cara mamma entro in Consiglio anche grazie a te

Sono onorata e cosciente del ruolo che sto per assumere nella mia città.
Vado a prendere il posto di Antonio Fojadelli: ne sento addosso la responsabilità. Non è facile sostituire una personalità di grande rilievo come la sua, ma cercherò di fare del mio meglio, anche con il suo aiuto.
Voglio bene a Conegliano e per questo, fin da giovanissima, mi sono impegnata in politica.
Con la prossima seduta entrerò a far parte del Consiglio Comunale di Conegliano. L'emozione più grande sarà quella di sedere nello stesso posto in cui mia mamma, Antonella Pavan, per 10 anni ha svolto la stessa funzione tanti anni fa.
Non era facile essere consigliere di opposizione e non lo è nemmeno ora, in una città che fa così tanta fatica a cambiare, piena di paure, restia alle novità, anche pigra intellettualmente, spesso.
In famiglia, però, non abbiamo mai amato le cose facili: meglio sempre l'impegno costante e il tentativo di dare il meglio.
Chi mi conosce sa che il mio impegno sarà rivolto soprattutto agli argomenti che conosco meglio e che mi sono più congeniali: la cultura, la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città e del suo comprensorio, l'attenzione verso coloro i quali fanno più fatica, soprattutto in un periodo economicamente così complicato, la solidarietà attiva e le proposte a favore dei diritti anche di quanti hanno meno voce.
Ho molto da imparare ma per fortuna ho dei "compagni di viaggio" bravi, preparati, pazienti (spero): ogni nuova esperienza richiede umiltà e una bella quota di "apprendistato", farebbero bene a convincersene anche quanti credono che la politica sia una cosa facile o che i problemi si possano risolvere parlandone. Non è così: amministrare la cosa pubblica, appunto perché è pubblica, è questione assai complessa e delicata.
Il mio primo grazie va al Partito Democratico che lo scorso anno ha deciso di puntare sulla mia persona, su quanti si sono impegnati in una campagna elettorale difficile e continuano a dare il loro contributo.
Il secondo va ai cittadini che hanno scritto, così numerosi, il mio nome sulla scheda elettorale.
Il terzo, primo per importanza, va a mia madre: lei mi ha insegnato i valori in cui credo, da lei spero di aver imparato almeno un po' come si presta attenzione ai problemi altrui, il rispetto per chi soffre e la volontà di agire per tenere alti i propri principi. Anche da lei ho imparato che la politica è l'arte del possibile per raggiungere il bene comune, che il compromesso (quello positivo) è un bene necessario, che i propri principi di onestà intellettuale e personale, questi no, non sono negoziabili. Mai.
Tanta gente mi ferma ancora parlandomi di quanto lei fece per la città, per TUTTA la città. 
Mi auguro di essere degna del lavoro che lei svolse e che è ancora oggetto di rispetto e riconoscenza, anche da parte degli avversari politici.
Isabella Gianelloni

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