Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 24 aprile 2013

Costruttori, carrozzieri, rottamatori... Buon 25 aprile

Costruttori, carrozzieri, rottamatori: tutta gente che lavora intorno alle automobili. Peccato che la fabbrica delle auto sia in pericolo.
In questo caso, poi, ci sono due fabbriche in pericolo: una davvero importante per tutti (e possiamo chiamarla confidenzialmente Italia), l'altra è sicuramente meno decisiva della prima ma la sua esistenza o meno influisce molto sul modo di essere della prima (e si chiama partito di centro-sinistra, di sinistra, laburista, democratico, chiamatelo come volete ma a questo mi riferisco).
Risulta chiaro che se si distrugge la fabbrica falliscono tutti e tre i personaggi.
Non posso parlare di ciò che non conosco, ma posso affermare che la mia lontana decisione di impegnarmi politicamente partendo dalla condizione di studentessa, così come quella di quasi tutti quelli che ho incontrato lungo la mia strada e che hanno condiviso le mie stesse idee (partendo dai luoghi di lavoro, dall'impegno sociale, culturale...) è scaturita dal desiderio di dare un contributo, non importa se piccolo o grande, al bene comune, alla difesa dei diritti di quelli che hanno meno voce, alla costruzione di una società che desse pari opportunità e non carità, nella consapevolezza che libertà e democrazia devono andare a braccetto con equità e giustizia.
Soprattutto che ci sono state donate, col sacrificio e il sangue di tanti, per essere coltivate, alimentate, sostenute, riconquistate ogni giorno.
Non mi interessa ora sottoporre agli altri l'ennesima analisi sugli ultimi accadimenti politici (molti più bravi e anche meno bravi di me hanno ormai scritto e detto fiumi di parole), sulla crisi delle Istituzioni e dei partiti che ne sono parte fondante e fondamentale, sulle necessità urgenti di questo nostro Paese.
Sottopongo a quanti vorranno leggermi solo una riflessione, che ritengo però alla base di ogni futuro ragionamento collettivo, se vogliamo per una volta guardare avanti e pensare al mondo che sarà, a che società vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi.
Qualche anno fa celebrando un 25 aprile ho ricordato che quelli che hanno fondato la democrazia col proprio sangue erano quasi tutti giovani: quello che abbiamo applaudito in questi ultimi anni e che continuiamo ad amare, era anch'esso un ragazzo. In una riunione negli anni '70 Giorgio Napolitano raccontò a noi giovani come avesse fatto la sua scelta di vita: ci spronava.
Lui è uno dei pochi rimasti di quella schiera di "giovani costruttori" di un'Italia nuova, che partiva proprio dalla conoscenza, dalla memoria, dall'impegno e da uno studio continuo, dall'approfondimento giornaliero del presente e del passato ad esso per forza collegato.
Oggi i volantini scritti su carta velina battuti a macchina usando la carta carbone non esistono più. Abbiamo a disposizione nuovi mezzi di comunicazione: veloci, di massa, immediati. 
Rimane la grande domanda: cosa scriviamo, in questa famosa rete? Cosa impariamo da giornalisti spesso sgrammaticati e ignoranti preoccupati di autoreferenziarsi? Cosa significa democrazia diretta se non se ne conoscono le regole? 
Potrei continuare, ma mi fermo. Credo però fermamente che ogni futuro atto politico, amministrativo, sociale, in ogni campo, debba partire dalla conoscenza e dalla formazione.
Scuola pubblica, per tutti, di qualità. E poi ancora scuola, scuola, scuola: un'istituzione bistrattata, con insegnanti che si vorrebbero macchine dispensatrici di poche nozioni e ancor meno approfondimento.
Formazione di cittadini che devono essere in grado di comprendere, verificare, confrontare per scegliere, una volta tanto, con la testa ed a ragion veduta.
Il mio 25 aprile preferito sarebbe quello che vede una nuova riscossa delle menti, la voglia di conoscere, sapere, confrontare.
Ho ascoltato solo oggi la registrazione del discorso di giuramento del Presidente Napolitano: noi non abbiamo solo la Costituzione più bella del mondo, ma anche il Presidente migliore.
Ascoltiamolo: è un costruttore aperto al rinnovamento di questa nostra grande casa comune.
Buon 25 aprile a tutti.
Isabella Gianelloni

2 commenti:

  1. Grazie Isabella. Spento che altri ti leggano e riflettano.
    Buon 25 aprile, comunque, per non dimenticare mai.

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  2. Grazie Franco. Vedo dalle statistiche del blog che diverse persone leggono ciò che scrivo, anche se quasi mai commentano. Non importa, l'importante è esprimere i propri pensieri e cercare di condividerli con gli altri.
    Domani spero che ci vedremo alla celebrazione.
    Isa

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