Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

giovedì 23 maggio 2013

Rottamazioni ...ante litteram

Conegliano: le elezioni amministrative del 1914

I primi anni del secolo avevano visto un grande fervore, anche una circolazione di idee come mai era accaduto prima, a tutti i livelli. Certamente la periferia viveva diversamente, più da lontano, i grandi avvenimenti, ma le iniziative, anche politiche, non mancavano. Il 1914, che vide lEuropa iniziare il primo conflitto mondiale, fu anno di svolta, di confine, di grandi e piccole novità unite al perseverare della vita di tutti i giorni.
La lettura della stampa dell’epoca, in questo caso si è preso come esempio “Il Gazzettino”, può dare certamente un’idea, sia pure parziale, di come si svolgesse la quotidianità di un piccolo centro di provincia come Conegliano.
A partire dal 25 luglio 1914 tutte le prime pagine furono dedicate all’approssimarsi e poi allo scoppio della guerra, mentre quelle interne, destinate alla cronaca locale, testimoniano l’iniziale lontananza dall’idea stessa della guerra, con il progressivo aumento, però, delle notizie legate alle preoccupazioni crescenti.
È utile però rendere conto di alcune questioni riguardanti la vita politica e amministrativa della città in quel 1914. Dopo una serie di dimissioni e decessi il Consiglio Comunale era stato sciolto nel mese di marzo. Fino a quel momento a reggere Conegliano era stata una Giunta appoggiata anche dai consiglieri socialisti, grazie alla vittoria alle elezioni di una lista unitaria:() Le elezioni Amministrative avvennero col concorso di tutto il partito democratico e non della sola frazione socialista.1 Si era cercato di evitare il commissariamento del Comune, ma tutto fu inutile, visto che nel mese di marzo, appunto, il Consiglio Comunale si era ridotto a 9 componenti.
Non erano momenti facili, la situazione generale si stava aggravando, vista anche la tensione internazionale sempre più forte, avvertita soprattutto in zone come questa, tutto sommato di confine. C’era consapevolezza di tutto questo anche nelle categorie economiche, che cercarono anche di trovare modi fantasiosi per affrontare la congiuntura. L’Unione fra Industriali, Commercianti ed Esercenti di Conegliano pensò che potesse essere utile reagire in senso positivo, e nel mese di aprile invitò il Commissario Prefettizio ad adoperarsi per rimettere in piedi la banda cittadina, in quanto l’associazione “ha deliberato di dare nel prossimo Settembre dei pubblici festeggiamenti che richiamando nella nostra città gran copia di gitanti, servirà a dare lustro al nostro Paese e vantaggio al commercio cittadino, purtroppo travagliato dalla crisi economica che imperversa”. (…) “Nessun festeggiamento si può dare se non abbiamo il sussidio della Banda Cittadina”.
Le elezioni misero Conegliano di fronte ad una novità assoluta: la vittoria di una listaFrazionista, vale a dire delle frazioni cittadine. Non è ben chiaro se la lista rappresentasse davvero una protesta della periferia nei confronti del centro della città, ma il dato che appare inconfutabile, scorrendo lelenco dei vecchi e dei nuovi consiglieri comunali, è che su 30 eletti 26 erano nuovi, e non solo: ben cinque erano socialisti. A non cambiare affatto furono la difficoltà nel mettere in piedi la nuova Giunta comunale e le polemiche sullandamento delle elezioni.2
Isabella Gianelloni

1 Intervento del consigliere Michieli nel Consiglio Comunale del 3 dicembre 1913, riunitosi per discutere delle dimissioni presentate dai consiglieri socialisti dopo le elezioni politiche del 1913. Le dimissioni furono respinte con la seguente motivazione:Se per un momento la recente lotta ha divisi gli animi nel campo politico, ciò non significa che siano venuti meno laccordo e la reciproca fiducia in quello amministrativo e che non si possa continuare lo svolgimento del programma che fu assieme concretato ed assolvere così limpegno assunto verso il Paese dallattuale Amministrazione. In: AMMC, Sez. C, B. 140, Titolo I, Art. 1.

2 Nella seduta del 6 agosto 1914, con allordine del giorno la nomina del Sindaco e degli assessori la maggioranza, nella persona del Dott. Sonego, affermò non esserciperfetta armonia per la nomina del sindaco e perciò propone di rimandarla a dopo che sarà avvenuto laffiatamento sulla scelta della persona di comune compiacenza. Furono i consiglieri socialisti i primi ad obiettare chele persone le quali hanno manipolato le elezioni avevano lobbligo di preparare anche lAmministrazione.
Ma, moderati del centro città e frazionisti votarono compatti (20 contro i 5 socialisti) la proposta di Sonego di rimandare ad altra data l’elezione del sindaco.

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