Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

sabato 2 novembre 2013

Panchine in città: chi le ha viste?

Lo scorso 15 ottobre ho presentato un'interpellanza al Sindaco di Conegliano riguardante lo stato e il degrado di tre luoghi simbolo della città.
Non c'è stato ancora modo di discuterla ed il Consiglio Comunale programmato per i prossimi giorni è stato rimandato.
A non essere prorogabili sono interventi, anche minimi, che rendano migliori gli spazi cittadini.
Non basta avere un castello (il cui museo va rivisto da capo a fondo), una splendida sala affrescata (speriamo che partano presto i lavori di restauro del tetto, finanziati ormai da anni ma non ancora avviati) e delle colline meravigliose (sempre che non le si cementifichi ancora).
I turisti, che continuano a trovare chiuso l'Ufficio Informazioni, i frequentatori ed i Coneglianesi hanno bisogno anche di una città bella, pulita e accogliente nel suo complesso.
Speravo che vista l'interpellanza ci si preoccupasse almeno di pulire il muro e la strada della Chiesa di Santa Caterina ricoperti di guano: ci passo davanti ogni giorno e tutto è esattamente come prima.
Non solo.
- L'arredo urbano del centro storico è costato un sacco di soldi, ma le panchine di Piazza Cima, tolte all'inizio dell'estate per le varie manifestazioni e non rimesse al loro posto per non intralciare l'Autunno coneglianese, mancano ancora.
Dove sono? Perché non sono state rimesse al loro posto?
Se si pensa che ora, con la brutta stagione e le basse temperature nessuno si siederà a prender freddo mi chiedo perché mai siano state acquistate e posizionate in quel luogo. La Dama Castellana, le manifestazioni estive e l'Autunno coneglianese esistono da decenni... e allora?
Non vorrei si trattasse di altri soldi buttati, in un centro storico che langue afflitto da una montagna di problemi.
- Il giardino pubblico "Tommaso Albinoni" di Via XI Febbraio è posto proprio sotto le mura della città. Anche qui le panchine sono scomparse all'improvviso. Perché? Molti anziani le usavano per riposare, chiacchierare, starsene tranquilli.
E le mura soprastanti? Solerti cittadini si sono preoccupati di pulirle, liberandole dalle erbacce infestanti e conferendo autonomamente ed a proprie spese il materiale nella discarica comunale.

Proposta: visto che in Comune scarseggia il denaro (ma evidentemente anche le idee), si potrebbe pensare di coinvolgere i cittadini, spesso ben contenti di collaborare per mantenere pulita e bella la città, facendo adottare piazze, vie, giardini. Magari otterremo qualcosa di più.
Però, lavorare stanca. E dopo il lavoro si ha diritto di sedersi a riposare e fare due chiacchiere in santa pace. 
Magari sulle panchine ritrovate!

Isabella Gianelloni


3 commenti:

  1. Mi pare di aver capito che ci sono dei magazzini dove ci sta di tutto: quadri, documenti di archivio, cose varie rimosse più o meno temporaneamente. Tutto catalogato? Mah....

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  2. ...e il problema delle panchine non è solo di Conegliano
    secondo me il fatto che nei luoghi pubblici ci sia da sempre una perenne carenza di panchine dove sedersi è collegato anche al vantaggio che ne traggono i locali ed i bar della zona: meno posti per sedersi = più clienti seduti al bar

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