Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

sabato 3 marzo 2018

Campagna elettorale finita: domani si vota #4marzo


Decine fra incontri, assemblee, mercati, interviste; centinaia di volti e di voci, di mani strette. Molti sorrisi, un po' di mugugni e anche, come negarlo, qualche insulto rivolto a me non come persona, ma come rappresentante di un partito e di una coalizione.
La campagna elettorale è composta di tutto questo, la sua essenza è stato l'incontro con le persone, la consapevolezza del tanto che c'è da fare, del grande bisogno di discutere non per proclami ma sulle cose, dell'impareggiabile rete composta dai circoli del mio partito.
Donne e uomini generosi, animati solo dalla volontà di riportare la discussione sul confronto tra consuntivi e programmi, non sugli insulti quotidiani e sulla marea di falsità vomitati ogni giorno sui social e anche in televisione.
Si è trattato di una campagna elettorale strana, a tratti insopportabile, condotta per la maggior parte dalle tifoserie senza alcun rispetto né per gli avversari, né per le idee altrui, né, soprattutto, per il buon senso degli italiani.
Essendo candidata in un Collegio Uninominale, tra l'altro difficile per il mio schieramento, mi aspettavo di essere chiamata a qualche confronto con gli altri candidati..., confesso che mi sarebbe piaciuto parlare con loro, confrontarci. Nulla di tutto ciò: loro continuano a non conoscere me (magari nemmeno gliene importa qualcosa) e io a non sapere nulla di loro, se non quelle quattro righe apparse sui quotidiani.
Peccato: la Marca Trevigiana presenta tante eccellenze ma anche tanti problemi da risolvere, questioni a cui la politica ha il dovere di dare risposte, proporre soluzioni che non siano la via più facile, cioè dare sempre la colpa a qualcun altro, trovare un nemico da abbattere.
Il mondo è complesso e pensare di affrontare il futuro con pressappochismo o mettendo la testa sotto la sabbia rinchiudendoci nel bozzolo non ci servirà a stare meglio, anzi.
Mi sto chiedendo se potevo fare di più: certamente sì. 
So di aver avuto con me una squadra in gamba, di aver potuto contare sull'appoggio e sul lavoro dei tanti volontari che ho incontrato, spero di aver meritato la fiducia che mi hanno dato e di meritare quella che gli elettori domani daranno a me e agli altri candidati del PD e del centro-sinistra.
L'Italia deve andare avanti per rendere certi e continuativi i tanti risultati ottenuti in questi anni, migliorare il tanto ancora da fare, mettere ancora più al sicuro il sistema democratico, contare di più in Europa. Occorre più Europa, non meno, per affrontare il futuro.

Buon voto a tutti, buona democrazia, ricordando che fra pochi giorni sarà l'8 marzo.

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