Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

martedì 7 novembre 2017

Una "Cima" troppo in basso nei pensieri di chi amministra

A Giambattista Cima e a San Francesco sono dedicate le due scuole dell'obbligo del centro della città di Conegliano.
Hanno avuto, negli ultimi anni, un destino comune, occupando uno stabile degli anni Sessanta adatto a tutto fuorché per una scuola primaria e una secondaria di primo grado.
L'edificio, che ha ospitato anche l'Istituto Tecnico Commerciale, è stato pensato ormai cinquant'anni fa e da allora è rimasto com'era, a parte qualche finestra nuova e fasce di plastica intorno alle colonne per evitare incidenti gravi agli alunni.
Ciò che è più grave, in questi ultimi anni nessuno ha pensato di risolvere problemi gravissimi come le insormontabili barriere architettoniche sia per l'accesso dall'esterno che dentro la scuola che, ricordiamo, non solo è in cima a una ripida salita, ma si sviluppa su tre piani, con rampe di scale ripide e pericolose. Manca un ascensore interno e i ragazzi sono costretti alla ricreazione in un quadrato davvero troppo stretto, per non parlare dell'assenza della palestra, che costringe le classi ad "emigrare" ogni volta, perdendo tempo prezioso.
Possibile che in tutti questi anni non si sia pensato a trovare delle soluzioni? Qualche volta, nelle pieghe del bilancio comunale si trovano cifre davvero importanti destinate ad usi di secondaria importanza: nessun pensiero, mai, per i due istituti del centro cittadino...
La tanto sbandierata sicurezza parte innanzi tutto da quella che chi di competenza deve assicurare ai propri cittadini, bambini in testa.
Ho invitato l'Amministrazione a rispondere a qualche domanda, presentando l'interpellanza che, come di consueto, pubblico di seguito.

Oggetto: interpellanza sullo stato dell'edificio che ospita le scuole San Francesco e Cima

PREMESSO CHE

La sicurezza delle scuole, di chi ci lavora e degli alunni che le frequentano è uno dei principi fondamentali che devono ispirare l'azione amministrativa;

CONSIDERATO CHE
  • La scuola primaria San Francesco e la Scuola Secondaria di Primo Grado G.B. Cima sono i due istituti del centro storico della città;
  • Lo stabile che le ospita risale agli anni Sessanta e che, da quanto dichiarato dagli uffici, il Comune ha previsto lo stanziamento nel Bilancio 2017 della somma necessaria all'analisi di vulnerabilità sismica dell'immobile;
  • All'interno della scuola non esiste nessun ascensore o elevatore che permetta alle persone con ridotta mobilità di accedere ai vari piani (ben tre sono occupati dalle aule);
  • Le scale sono strette e ripide;
  • Non esiste nemmeno nessuna rampa esterna per l'accesso al piano terra della scuola.
  • Gli alunni sono costretti a svolgere le ore di Educazione Fisica lontano dai locali scolastici.
Il sottoscritto consigliere CHIEDE:
  • Quando questa Amministrazione ha in programma di effettuare l'analisi per la vulnerabilità sismica;
  • Che cosa questa Amministrazione intenda fare per tutelare la sicurezza e l'accessibilità, esterna e interna, di quanti giornalmente frequentano la scuola.

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