Il colle è la mia prospettiva. Le colline non sono mai le stesse, come le attività di chi studia e scrive. Dall'alto lo sguardo spazia e aiuta la fantasia, la ricerca; guardare aiuta a pensare, a mettere insieme le idee, quelle che fanno scrivere per sé o per far leggere agli altri ciò che si produce.

mercoledì 3 gennaio 2018

Vigili contro biblioteca? Non ci sto #Conegliano #Marras

Magari tutto dipende dal fatto che sta arrivando il carnevale e qualcuno è in vena di scherzi.
Peccato che ci sia davvero poco da ridere. 
Il 28 dicembre scorso ho chiesto lumi in Consiglio comunale sulla destinazione d'uso della Marras e in sostanza non ho ricevuto risposte, oggi nella calza della Befana del Sindaco si scopre che quel luogo così antico dovrà sì ospitare la biblioteca, ma anche il nuovo comando della Polizia locale...
I nostri vigili urbani non hanno una sede decorosa, l'ho denunciato proprio io lo scorso autunno ed hanno tutto il diritto di avere uffici moderni, spaziosi, dotati delle necessarie tecnologie, con la possibilità di accedere velocemente ai mezzi.
La biblioteca soffre da troppi anni una situazione incresciosa: non mi stancherò mai di dire che una biblioteca comunale non deve essere solo un luogo dove si conservano i libri, ma molto di più: un centro nel quale produrre cultura, progettare eventi, condividere esperienze, costruire progetti con giovani e meno giovani...
Le domande, le riflessioni, sorgono spontanee.
1. Il bel progetto di ormai troppi anni fa, quello che giace inutilmente nei cassetti, prevedeva davvero un grande spazio concepito per tutto questo, affiancando alla biblioteca, a un auditorium, a spazi espositivi, anche una sede decorosa per l'archivio storico, con annesse sale di consultazione.
2. Da anni mi si dice che ho ragione quando affermo che uno degli archivi comunali più importanti del Veneto non può continuare ad essere conservato in stanze anguste e poco sicure e che ho altrettanta ragione quando ricordo che una buona parte di esso, quella più recente, è accatastata nei capannoni dell'ex area Zanussi, insieme alle opere d'arte di cui parla l'articolo; luogo, fra l'altro, in cui per gli archivisti è impossibile lavorare, essendo gelido d'inverno e soffocante d'estate. 
3. Abbattendo l'attuale palazzo della Polizia (operazione sacrosanta) sparirà una delle uniche due sale pubbliche esistenti nel centro di Conegliano, e quella che rimarrà, al Biscione, è davvero poca cosa e disposta in modo tale da non consentirne un utilizzo razionale (ascoltare una conferenza dietro una colonna non è il massimo). Non conteggio la sala consiliare che, ovviamente, è sottoposta a orari ed esigenze particolari.
4. Dove saranno posizionati i mezzi dei vigili urbani? Ci sarà un parcheggio al posto del palazzo esistente, nel bel mezzo di un parco e in modo che gli agenti debbano attraversare la strada di corsa per salire in moto o in auto? O, peggio, i mezzi saranno parcheggiati proprio davanti alla biblioteca?

Mettere vigili e biblioteca gli uni contro l'altra mi pare una scelta scellerata, o forse l'ennesimo tentativo maldestro di dare un contentino da una parte e uno dall'altra. 
Ancora una volta non c'è alba di scelte ben ponderate, lungimiranti, che tengano conto delle esigenze di una città che dovrebbe crescere. Altre notizie di questi giorni raccontano di una crescita di abitanti, dopo anni di saldi demografici negativi, di nuove facoltà universitarie che hanno scelto Conegliano per corsi di alto livello: novità importanti, che aprono nuove speranze per il futuro. Peccato che si voglia rispondere solo con un po' di metri quadrati in più per depositare i libri, delle sale per esporre le opere d'arte di proprietà, senza un progetto culturale vero, abbandonando ancora una volta l'archivio storico (considerato, ripeto, uno dei più importanti del Veneto) al proprio polveroso destino, fornendo la Polizia Locale di locali nuovi che, però, non sappiamo ancora se davvero funzionali.
La sempiterna guerra fra poveri. Che tristezza.

3 commenti:

  1. Complimenti hai davvero messo il dito sulla piaga di un annuncio che lascia l’impressine che si voglia cavalcare l’esito de festeggiamenti di Natale e capodanno per darsi l’immagine di chi sta per cambiare davvero. Peccato che, come abbiamo visto, il problema dei finanziamenti sfumi in generiche individuazioni di fondi che un po’ ci sono e un po’ no.

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  2. Isabella, leggo sempre il tuo blog e con amarezza ogni volta mi accorgo che nulla cambia in quel di Conegliano...potrei aggiungere di tutto e di più, lo sai, seguendoti nelle riflessioni riguardanti il luogo umano che si chiama "biblioteca", ma sarei ripetitiva! Permettimi, invece, di non essere d'accordo con il tuo penultimo pensiero...io non la vedo tanto come una "guerra fra poveri"...non certo in quel di Conegliano, piuttosto di "guerra fra ignoranti"...e, trattandosi di Conegliano, non certo poveri...purtroppo la cultura e i luoghi che creano cultura fanno paura a chi non ha la capacità di usarli...mi dispiace tanto...

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